L’empatia possiede un enorme potere curativo. Tuttavia ci sono due assunti fondamentali che devono essere rispettati per esprimere al meglio le sue potenzialità. Uno riguarda chi aiuta e l’altro chi viene aiutato.
Chi aiuta non solo deve possedere la qualità dell’empatia, deve anche essere capace di ascoltare gli altri.
Chi viene aiutato deve accettare di non poter gestire ogni situazione della sua vita da solo, deve riconoscere l’importanza delle altre persone.
L’ascolto attivo
Ascoltare in modo attivo un’altra persona significa capire le sue parole e partecipare alla condivisione delle informazioni. Chiedere, rielaborare, suggerire e indirizzare la conversazione verso le oasi della comprensione dell’universo altrui. Sembra una banalità ma invece è una caratteristica sempre più rara nella nostra società, votata più a creare schemi riassuntivi degli altri che a esplorarne le sfumature.
L’ascolto attivo è importante perché per aiutare non basta assorbire le emozioni degli altri, bisogna partecipare al processo di risoluzione. Le persone empatiche che imparano ad ascoltare sono molto preziose perché possono cambiare la tua vita. Quando incontri una persona così non devi fartela scappare.
Accettare gli altri nel nostro dolore
Il contatto umano è meraviglioso ma non tutti sono pronti ad accettarlo nella propria vita. La sofferenza è qualcosa di cui ci vergognamo, un sentimento privato e molto intimo.
Molti di noi sono persuasi di potersela cavare da soli e forse hanno ragione. Ma l’aiuto degli altri è prezioso e quando ci viene donato è un peccato non prenderlo. Condividere le nostre emozioni con gli altri ci rinforza perché uniamo le energie verso l’obiettivo comune del benessere.
Tutti devono reagire a dei momenti difficili nell’arco della propria vita e non esiste una sola buona ragione per non farsi aiutare da chi ci tende la mano.
Il potere curativo dell’empatia
Le persone empatiche capiscono come ci sentiamo dentro e partecipano alle nostre emozioni. Quando siamo sopraffatti dalle circostanze e ci chiudiamo in noi stessi per nascondere una parte di noi, l’empatia degli altri può salvarci. Il primo passo per affrontare i problemi è analizzarli sotto altri punti di vista, per uscire dal circolo vizioso dei pensieri disfunzionali che hanno dato loro origine. Non ci si può riuscire da soli perché ognuno possiede solo le sue costruzioni mentali private. I suggerimenti di un amico possono aprire la mente a nuovi percorsi e nuove azioni imponderabili prima.
Siamo la media delle persone con cui entriamo in contatto, nel bene e nel male. Ma incontrare una persona buona capace di comprendere le nostre emozioni non può che farci bene.