Prima di indagare perché le coppie litigano è doveroso fare due premesse:
#1 Il litigio è una modalità comunicativa normale, diffusa e altrettanto dignitosa come qualsiasi altra. Viene osteggiata perché prevede un’apertura emotiva maggiore e quindi aumenta la vulnerabilità e la schiettezza degli individui durante la comunicazione. Litigare ha conseguenze disastro solo nelle coppie dove la verità è nascosta dall’ipocrisia, dove si finge che tutto vada bene tranne durante i litigi quando la verità viene tirata fuori in modo violento e accusatorio. Per tutte le coppie in cui i coniugi sono onesti tra loro il litigio non è nulla di grave o difficile da sopportare.
#2 I motivi per cui si può arrivare al litigio sono molteplici e non possono essere elencati perché la loro variabilità deriva dall’unicità di ogni individuo. Per tentare di rispondere alla domanda “perché le coppie litigano” prenderemo in esame un errore relazionale trasversale a tutte le coppie, ma indipendente dall’unicità degli individui. Quello che cambia da coppia a coppia è il contenuto della comunicazione, quello che può rimanere costante è la modalità relazionale: noi tratteremo questo secondo elemento.
Le coppie litigano perché sono convinte che si possano contrastare i comportamenti non graditi del partner attaccandolo, sgridandolo o peggio, punendolo con un atteggiamento di contrariata passività.
Nulla di stupefacente. È l’imprinting genitoriale.
Infatti anche mamma e papà sono da sempre convinti che il modo migliore per ottenere qualcosa dai propri figli sia la linea dura, l’insegnamento severo. Se vai male a scuola, ti sgrido e punisco finché i tuoi voti non migliorano. Oggi, la psicologia dello sviluppo ha ampiamente smentito la validità di questa tecnica pedagogica. Il bambino che va male a scuola, dopo essere stato sgridato, di solito va peggio, perché associa la scuola a qualcosa di ansioso, di brutto. La scuola diventa il motivo per il quale mamma e papà gli urlano contro.
Bisognerebbe rendere la scuola divertente e gratificante per il bambino.
Magari dando a lui la possibilità di dimostrare quello che ha imparato. Farlo sentire efficace e ascoltato.
Bisognerebbe dare il buon esempio al bambino.
Se vede i suoi genitori guardare la tv, vorrà guardare la tv. Sempre! Non si può pretendere che riesca a comprendere che voi adulti la guardate dopo una giornata di lavoro. Che ve lo siete meritato quel dopo cena sul divano. L’unica cosa che impara è quello che può toccare con mano, non complicate lezioni morali che potete fargli a voce. Quindi, se vi vede guardare la tv, guarderà la tv. Se vi vede leggere, farà i compiti.
Cosa c’entrano i bambini con le coppie?
Facile, non si può amare senza tornare un po’ bambini. In caso contrario è tutto contratto e razionalità.
Per questo le regole che governano le relazioni tra innamorati non sono poi così diverse da quelle che riscontriamo in un padre o una madre verso loro figlio. Sono meccanismi che si ripetono, adattandoli al nuovo contesto.
Ma quindi perché le coppie litigano?
Le coppie litigano perché si tenta di imporre con la forza quello che non si è stati capaci di suggerire con la dolcezza.
Se vuoi che il tuo ragazzo ti porti a fare delle belle gite fuori porta, cerca di rendere speciali quei momenti.
Se vuoi che la tua ragazza apprezzi la compagnia dei tuoi amici, fai in modo che per lei quella compagnia sia piacevole.
Se vuoi che il tuo ragazzo si ricordi delle date importanti, rendi quelle date speciali.
Se vuoi che la tua ragazza ti prenda per la gola con squisite cenette fatte in casa, lusingala riguardo le sue abilità culinarie.
Oppure puoi urlare al tuo ragazzo che non ti porta mai fuori e tu puoi rispondere alla tua ragazza che potrebbe anche sforzarsi di sorridere quando è con i tuoi amici. Arrabbiarsi e litigare è molto più facile. Dà l’illusione di poter raggiungere subito il risultato desiderato.
Nulla di più sbagliato, la prima cosa che vogliamo fare dopo un litigio è dimenticarlo. Dimenticare il dolore a esso associato, dimenticarne il motivo, dimenticare che sia accaduto. Quindi da un litigio non si impara niente.
Il problema è che per far apprezzare qualcosa a qualcuno ci vuole tempo e impegno. A volte il contesto piacevole bisogna immaginarlo e poi costruirlo per lei o per lui.
Infatti i partner non sono tutti uguali, e quelli che riescono in questa sfida sono senza dubbio speciali.