I segnali per prevedere se una coppia durerà

Quando vediamo una persona arrabbiata dobbiamo sapere il perché della sua collera, prima di simpatizzare con lei.” Peter Goldie

Tutte le coppie litigano ed è normale che, prima o poi, i due partner si feriscano a vicenda. Risulta importante, come ha evidenziato il lavoro dello psicologo John Gottman, considerare che la discriminante non è tanto nella discussione o nelle parole dette per far male l’altro, quanto nella volontà della coppia di recuperare al danno.

La rabbia si configura come un motore, una miccia che spinge ad agire e che motiva al cambiamento. Se nel conflitto della coppia è  maggiormente presente la rabbia piuttosto che il disprezzo, allora la coppia durerà più a lungo, in quanto permane la volontà e la motivazione di modificare gli aspetti problematici. Al contrario, quando subentra il disprezzo inizia la fine della relazione.

Espressioni della rabbia

Le sensazioni della rabbia includono pressione, tensione e calore: la frequenza cardiaca, respirazione e pressione sanguigna aumentano e il volto può arrossire. Se non si sta parlando vi è la tendenza di serrare la mandibola e protendere il mento, e si può anche sentire l’impulso di avanzare verso il bersaglio – il partner.  Nello specifico, la rabbia può manifestarsi con le seguenti espressioni:

  • Sopracciglia abbassate e convergenti: le estremità interne puntano verso il naso (tecnicamente, contrazione dei m. corrugatore, procero, depressore del sopracciglio)
  • Le palpebre superiori spingono verso le sopracciglia, mentre vi è un tensione di quelle inferiori che spingono verso il naso (m. elevatore palpebrale superiore e orbicolare dell’occhio nella parte interna)
  • Le labbra si assottigliano e possono assumere due posizioni:  1) Se sono chiuse la mandibola è serrata, come anche le labbra, ma non sono arricciate (m. orbicolare della bocca); 2) Se sono aperte le labbra assumono una forma squadrata o rettangolare, lasciando scoperti i denti (m. depressore del labbro e orbicolare della bocca)
  • La mandibola è protesa verso fuori.

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