Depressione post-partum

Troppo spesso sottovalutato ed invisibile questo disturbo porta con sé delle conseguenze molto gravi

Nell’ideologia comune l’arrivo di un neonato all’interno di una famiglia deve essere accompagnato da sentimenti positivi di gioia amore e serenità ma non è sempre così, per la neo-mamma la nascita del bambino può suscitare una cascata di emozioni intense e contrastanti, che vanno dall’eccitamento e gioia, fino ad attacchi di rabbia e ansia, ma può anche sfociare in qualcosa di più grave come la depressione post-partum.

La depressione Post-Partum è un disturbo depressivo non psicotico che si manifesta con una frequenza del 10-20% nei paesi occidentali (Murray e Cooper, 2003; O’Hara e Swain, 1996).

L’esordio della sintomatologia solitamente riscontrata tra la prima e la quarta settimana post partum (DSM-IV-TR, American Psychiatric Association, 2002; ICD-10, Organizzazione Mondiale della Sanità, 1996) anche se la vulnerabilità della donna può continuare per 6 mesi o poco più.  

Gli  effetti di tale condizione non si limitano alla madre ma interessano anche il Partner ed, inevitabilmente, hanno forti ripercussioni sulla salute psico-fisica del neonato.

La Depressione post-partum (PPD) è caratterizzata da una sintomatologia in cui posso comparire alcuni di questi sintomi: ansia, tristezza, sofferenza, disperazione, frequenti crisi di pianto, umore disforico, sentimenti di colpevolezza, di fallimento, di incapacità, paura di non essere all’altezza, timore ossessivo di poter far del male al bambino, fobie e nei casi più gravi possibile ideazione suicidaria. Caratteristici sono anche i disturbi del sonno e dell’appetito, scarsa cura di sè, della casa o del bambino. Tutto è vissuto o come a rallentatore, con grande fatica, o convulsamente, con forte ansia e attivazione, senza concedersi un minuto di sosta, nemmeno quando necessario

Quali potrebbero essere le possibili cause che inducono alla manifestazione del disturbo

Non vi sono delle cause scatenanti dirette ma sappiamo che notevoli fattori possono concorrere per la sua manifestazione, un ruolo centrale lo ricoprono lo stato psico-fisico della neo-mamma lo stile di vita che conduce e la rete di persone che la supportano

  • Fattori emotivi: quando si attraversa un periodo in cui viene a mancare il corretto riposo e si è sopraffatti dal sonno, possono risultare di difficile risoluzione anche i piccoli problemi quotidiani. Così, si può essere preoccupati per le proprie capacità di prendersi cura del neonato; ci si può sentire meno attraenti o in lotta con il proprio senso di identità; si può provare la sensazione di avere perso il controllo della propria vita. Tutti questi fattori possono portare alla depressione post-parto.
  • Cambiamenti fisici: sono rappresentati da un drastico calo dei livelli degli ormoni quali estrogeno e Progesterone che possono contribuire alla manifestazione del disturbo depressivo post partum.. Altri ormoni prodotti dalla ghiandola tiroidea possono diminuire drasticamente, lasciando una sensazione di stanchezza, pigrizia e depressione. I cambiamenti nel volume sanguigno, nella pressione, nel sistema immunitario e nel metabolismo rappresentano ulteriori fattori che possono portare agli sbalzi d’umore e alla stanchezza.
  • Influenza dello stile di vita: un bambino esigente o la presenza di fratelli maggiori, le difficoltà di allattamento al seno, i problemi finanziari e la mancanza di sostegno da parte del partner o di altre persone care possono portare alla depressione post-parto.
  • la rete di supporto: Non avere una rete di supporto, sopratutto durante i primi periodi dopo la nascita del bambino, può rappresentare una fortissima fonte di stress per la neo-mamma che si trova ad affrontare tutte le difficoltà da sola. Al contrario poter far affidamento su una rete di supporto affidando che aiuta la neo-mamma può rappresentare un fattore di protezione.

Fattori di rischio 

  • Si ha alle spalle una storia di depressione, sia durante una precedente gravidanza, sia in altri periodi della vita;
  • Si è andate incontro ad eventi stressanti durante l’anno passato, quali complicazioni di gravidanza, una malattia o la perdita di posti di lavoro;
  • Sono insorti problemi nella relazione con il proprio partner;
  • Si sta attraversando un periodo di problemi finanziari;
  • La gravidanza non è stata programmata o è indesiderata.

Il rischio di sviluppare psicosi post-partum è più alto nelle donne che hanno disturbi bipolari.

Quali sono le complicazioni a cui si può andare incontro

Se non si cura, la depressione post-partum può interferire con il legame madre-figlio e causare gravi problemi familiari. I figli di mamme che non hanno prontamente curato la depressione post parto, molto probabilmente avranno problemi comportamentali, come difficoltà a dormire e mangiare, attacchi di collera ed iperattività. Inoltre è possibile che questi bambini vadano incontro a ritardi nello sviluppo del linguaggio.

La depressione post-parto non trattata può durare per mesi o anche più a lungo; qualche volta può diventare un disturbo cronico depressivo.