Sono un empatico. L’ho scoperto dopo esser rimasto coinvolto in un rapporto molto profondo e altamente distruttivo con un narcisista.
Sto scrivendo questo articolo dalla prospettiva di un empatico, anche se mi piacerebbe leggermi dal punto di vista di un narcisista. Scrivendo da molto sul tipo di personalità empatica, ho stretto legami con molte altre persone che si definiscono empatiche e per molto tempo mi hanno raccontato della facilità d’instaurare rapporti con dei narcisisti. C’è un collegamento. Così, ho deciso di capirne di più.
Questa è la mia teoria …
Dalla mia esperienza e dai miei studi sulla personalità narcisista, c’è un nucleo ricorrente: il narcisista è ferito. Qualcosa, da qualche parte lungo la strada, di solito durante l’infanzia, ha provocato un sentimento d’inutilità nella persona che è quindi alla costante e disperata ricerca di approvazione.
Ecco che arriva l’empatico, il guaritore. Un empatico ha la capacità di percepire e assorbire il dolore degli altri e spesso lo prende come se fosse il proprio. Se un empatico non è consapevole dei propri confini e non capisce come proteggersi, si legherà molto facilmente e rapidamente al narcisista per cercare di risolvere e riparare i suoi danni, tentando di sradicare il suo dolore.
Quello che l’empatico non sa è che il narcisista è una ventosa di energia, un vampiro per così dire. Si prenderà la vita e l’anima di chiunque entrerà in contatto con lui. Questo è il modo in cui costruisce le proprie riserve e, in tal modo, utilizza lo squilibrio a proprio vantaggio.
Questa dinamica confonde e debilita l’empatico, come se questo non avesse una piena comprensione delle capacità proprie o altrui, non riuscirà a vedere che non tutti sono come lui. Un empatico si metterà sempre nei panni degli altri e ne sperimenterà i sentimenti, i pensieri e le emozioni, dimenticando che le altre persone possono avere un ordine del giorno diverso dal suo e che non tutti sono sinceri.
L’agenda del narcisista è la manipolazione, essendo spesso in una posizione che gli consente di prendere il controllo sugli altri. L’agenda dell’empatico è l’amore e la cura. Più amore e cura un empatico offre, più potente sarà il narcisista.
Più potente diventa il narcisista, più è probabile che l’empatico si ritirerà in uno stato di vittimismo. Poi, avverrà un grande cambiamento – l’empatico assumerà anch’esso tratti narcisistici perché ferito e continuerà ad alimentare questa dinamica nella vicinanza al narcisista. In poco tempo, s’instaurerà un circolo vizioso.
Quando un narcisista vede che un empatico è ferito, gioca su questo e l’intenzione principale sarà quella di lasciarlo in uno stato di sconforto. Più un empatico si rattrista, meglio si sentirà il narcisista. L’empatico inizierà a cercare freneticamente l’amore, la convalida, la conferma e l’accettazione dal narcisista e ogni grido di aiuto in quanto tale confermerà al narcisista la disperazione che sente dentro. Può derivarne una battaglia amara.
Siccome l’empatico si concentra esclusivamente sul dolore, il trauma e la distruzione, diventa ossessionato e non riesce più a vedere da dove il danno proviene. Invece di guardare verso l’esterno e di vedere le cause, l’empatico girerà tutto verso l’interno per incolpare se stesso.
Qualsiasi tentativo di comunicare in modo autentico con il narcisista sarà inutile. Ma non solo, questo essendo estremamente carismatico e manipolatore, avrà il potere di rigirare le cose. Un narcisista darà la colpa del proprio dolore all’empatico, oltre a farlo sentir responsabile del dolore che prova.
Un empatico saprà di trovarsi in una relazione distruttiva a partire da questo momento e si sentirà così insicuro, non amato e indegno da dare tutta la colpa al narcisista. Emotivamente esausto, perso, impoverito e debilitato, l’empatico faticherà a capire cosa è successo alla persona una volta amorevole, attenta e carismatica dalla quale era attratto.
Tuttavia, se un empatico sceglie di stare con un narcisista e rifiuta di assumersi la responsabilità di ciò che succede, sta prendendo una decisione. Un empatico non può lasciare che la propria autostima venga determinata da un narcisista, dovrebbe fidarsi e credere in se stesso per riconoscere che non si merita determinate parole e atteggiamenti.
Bisogna accettare e capire che non siamo qui per risolvere problemi altrui. Non possiamo. Ognuno è responsabile e capace di fare da sé, ma solo se sceglie di farlo.
La possibilità che un narcisista cambi è altamente improbabile. Se un narcisista vuole cambiare bene, ma non accadrà mai a spese di qualcun altro. Quando si renderà conto di aver perso la capacità di controllare l’empatico, molto probabilmente andrà in cerca della prossima vittima.
La possibilità di legarsi per questi due tipi di persone è semplicemente impossibile. Il cuore del narcisista è chiuso, quello dell’empatico aperto – che è a dir poco una ricetta per un enorme disastro.
Bibliografia:
Alex Myles, Elephant Journal