Su narcisismo e narcisisti ho scritto più volte ma è un argomento che trovo talmente interessante e degno di attenzione che mi piace tornarci sopra, stavolta per parlare di com’è un partner narcisista, cambia poco se uomo o donna.
Il narcisismo può essere semplicemente quella passione per la vita che ci spinge ad avere fiducia e affetto verso noi stessi, la speranza che le cose andranno bene. Come tante altre cose, a dosi moderate, il narcisismo è utile.
Diversamente, quando assume dimensioni estreme, il narcisismo rischia di diventare un modo di essere che allontana da un contatto intimo e di mutuo scambio con le altre persone. Certo, i narcisisti hanno una patina di sicurezza che li rende affascinanti e di fatto hanno spesso molte qualità e un gruppo di ammiratori. Ipocriti, egoisti e sprezzanti, hanno bisogno di un pubblico che battano loro le mani e apparire splendidi: le critiche li mandano in bestia. Sono presuntuosi, sopravvalutano le qualità che hanno e sono convinti di avere il diritto di essere trattati in modo particolare.
Sotto la patina della sicurezza e del carisma c’è però un’incolmabile sensazione di essere niente, di essere senza un ombrello mentre piove a dirotto. L’arroganza, la critica, la superiorità servono alla persona narcisista per non entrare in contatto con queste parti di se stessa che generano una sofferenza intollerabile: sono delle difese che la salvano dalla depressione.
Quando il narcisismo è troppo
Il narcisismo può configurarsi come un vero e proprio disturbo di personalità caratterizzato da:
- bisogno costante di essere ammirati;
- sensazione esagerata di essere importanti;
- assenza di un autentico interesse per le altre persone;
- invidia nascosta sotto la convinzione di essere invidiati;
- scarsa capacità di provare empatia.
Racamier, psicoanalista francese, ha parlato di perversioni narcisistiche e un altro psicoanalista, Kernberg, ha descritto il narcisismo maligno, che è un mix di aggressività, crudeltà e sadismo con cui certe persone cercano di avere la meglio su chi sta loro accanto. Chi è appassionato di fumetti potrà rintracciare un esempio di narcisismo maligno in Bane, l’uomo che spezzò la schiena a Batman.
Riconoscere un partner narcisista
Nella vita vera, perversione narcisistica e narcisismo maligno li troviamo, ad esempio, nelle relazioni di coppia in cui un partner eccessivamente amato e con un’autostima che, al di là delle apparenze, è un colabrodo si adopera (a volte senza averne consapevolezza) per far sentire l’altro un inetto, lo manipola tanto da spingerlo a tagliare i ponti con gli amici, isolarlo e renderlo un suo schiavo.
Un partner narcisista trova sempre motivi per aggredire l’altra persona, per criticarla e farla sentire sempre più insicura e al tempo stesso fortunata, perché ha lui accanto. Pian piano questa persona diventa dipendente dal partner narcisista e incapace di fare qualcosa da sola o senza il parere di lui.
Il partner narcisista è un mago della colpevolizzazione: è sempre pronto a dire che la colpa è dell’altra persona, mai che la colpa è di entrambi o tutta sua. I meriti sì, quelli sono esclusivamente suoi.
Infedele e bugiardo, il partner narcisista ha costantemente bisogno di prede con cui nutrire la sua autostima e da abbandonare dopo che ha succhiato loro ogni energia. L’interesse per gli altri è solo strumentale e di come stiano o cosa vogliano non gli importa nulla: non se lo chiede neanche. E non dà niente o dà molto meno di quello che prende da partner e amanti.
Certo, all’inizio sembra tutto splendido. Il partner narcisista riesce a costruire l’illusione di un mondo incantato in cui tutto è possibile, per lui e per chi è al suo fianco. Sembra spesso una storia d’amore da romanzo, in cui l’altra persona si sente la prescelta dal principe o dalla principessa e anche agli occhi del narcisista questa persona ha qualità uniche. A questa idealizzazione segue però la drammatica svalutazione che si esprime nelle critiche di cui dicevo prima.
A questo punto possiamo chiederci se un narcisista può innamorarsi. Direi che è abbastanza raro che un narcisista (uomo o donna che sia) si innamori ed è ancora più raro che, sceso da quell’otto volante che è la fase di innamoramento, sia capace di amare qualcuno. Per amare bisogna essere in grado di riconoscere che l’altra persona non è un nostro prolungamento, ma ha una sua identità e suoi desideri, ha pregi e difetti, e bisogna essere capaci di rispetto e cure: capacità che chi è narcisista fa fatica ad avere.
Al di là degli splendidi fuochi iniziali, è raro che la persona che sta a fianco di un partner narcisista si senta amata, capita, supportata: un partner narcisista userà la persona con cui sta per dar forza a se stesso. E se questa persona pensa che, se riuscisse a capire come prenderlo o di cosa ha bisogno, lui cambierebbe, beh, questa persona si sbaglia. Un partner narcisista, come del resto tutti noi, cambia solo se avverte che nella sua vita qualcosa non va,solo se sente lui stesso la necessità di cambiare.
Bibliografia
Kernberg O. (1976) Impedimenti all’innamorarsi e al restare innamorati. In AA. VV. Capacità di amare. Bollati Boringhieri.
Racamier P.C. (1992). Le perversioni narcisistiche. In Il genio delle origini. Cortina editore.
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