Tutti abbiamo un sogno: il tuo qual è?

Quando chiediamo ad un bambino qual’è il suo sogno, ci risponderà in modo immediato, con stupefacente convinzione nella sua realizzazione. Se lo chiediamo ad un adulto, probabilmente avrà qualche esitazione nell’individuarlo, e qualora lo sapesse, l’entusiasmo e la credenza a realizzarlo avranno perso di tono.

Molti penseranno “certo che non credo più nel mio sogno, guarda che modo, ecc ecc…”: ma così facendo si corre il rischio di diventare troppo esterni, troppo materiali e terreni. I sogni danno significato all’esistenza, donano benessere, accrescono l’autostima e rafforzano le difese immunitarie. Mentre si inseguono e realizziamo iropri sogni si è autentici, vivi, e ricchi di desiderio!

Come fare quindi per togliere la polvere mentale dal tuo sogno?

Un buon modo è iniziare proprio al risveglio: in questo momento della giornata tra il sonno e la veglia, la mente è in una fase di semi-coscienza. In questo stato nebuloso cerca il tuo sogno nel cassetto. Se non lo trovi, sappi che c’è, ma è talmente “nascosto” che non riesci più a vederlo. Si tratta solo di farlo riemergere.

Il primo passo è riconoscere i progetti sbagliati:

  • Mollare tutto e aprire un chiosco alle Hawaii o vagabondare per il mondo senza meta sono tutte immagini false, “di fuga”, che tolgono la forza di vivere la vita adesso.
  • Sognare una bella macchina o una consistente vincita sono tutti sogni limitanti improntati sull’avere di più; arredano la vita con accessori preziosi, non modificano lo sguardo sulle cose. Numerosi studi documentano che la vita delle persone che hanno vinto la lotteria, nell’immediato ha conferito felicità ed entusiasmo che col tempo sono decresciute fino ad arrivare, in alcuni casi, a livello inferiore di quello iniziale.
  • Liberati dall’ostinazione: se il tuo sogno ormai è diventato vecchio perchè non si è realizzato, forse hai buoni motivi per dubitare che sia davvero tuo. Ciò che è conforme alla tua natura arriva in modo spontaneo, forse richiederà impegno, ma arriverà. Non è che in realtà sei affascinato solo dall’idea di quel sogno, dalla sua superficie esterna?

Il secondo passo è riconoscere i sogni che ci appartengono:

Ora che hai “ripulito” il campo dai “finti sogni” o illusioni, resterà uno spazio mentale vuoto dal quale, dopo poco tempo, emergerà un’immagine progettuale vera e ti sentirai pervadere da uno stato di eccitazione, da un entusiasmo che ti accende. Percepirai in te una fiduciosa attesa che ciò che vedi si realizzi e non avrai dubbi né perplessità a riguardo. Custodisci il tuo sogno, almeno all’inizio, in segreto. Rischieresti di inquinarlo con le opinioni di coloro che ti circondano. Non temere il fallimento, fai quello che ti appassiona, il vero fallimento sarebbe proprio rinunciarvi!

Ma ricorda: i sogni, senza gli obiettivi, rimangono sogni che alimentano solamente delusioni.