Il potere terapeutico dell’abbraccio

Prendi te, come esempio.
Tu sei unico e anche io sono unica.
Ma se ti abbraccio non sei più solo e nemmeno io sono più sola.
(D. Grossman)

Tutti noi sappiamo, e abbiamo provato sulla pelle, che quando abbracciamo una persona in modo sincero, guadagniamo “punti” a livello psico-fisico…o come si suol dire, guadagniamo un giorno di vita.
La scienza afferma che i neonati non potrebbero sopravvivere senza abbracci e che un abbraccio a una persona cara fa bene alla mente e al corpo.

Cosa succede quando abbracciamo qualcuno?

Il contatto fisico ci trasmette affetto, fiducia, protezione, la possibilità di affidarci e di lasciarci andare.
Questo accade perché durante l’abbraccio il nostro corpo produce le endorfine, sostanze prodotte dal cervello nel lobo anteriore dell’ipofisi, dotate di proprietà analgesiche e fisiologiche simili a quelle della morfina e dell’oppio.
Per questo motivo, un abbraccio sincero è in grado di donarci piacere, gratificazione e felicità, aiutandoci a sopportare e fronteggiare meglio il dolore e situazioni di stress.

L’effetto terapeutico

La psicologia si è molto interessata al rapporto tra abbracci e benefici psicofisici. Gli abbracci che ci diamo durano sempre troppo poco, non più di 3 secondi. Tuttavia, recenti studi hanno scoperto che quando un abbraccio dura almeno 20 secondi si verifica un vero e proprio effetto terapeutico sul corpo e sulla mente.
Quali sono i benefici che si riscontrano?

  • Gli abbracci stimolano la circolazione sanguigna, in questo modo il nostro corpo può eliminare tensioni fisiche e liberarci da contratture muscolari;
  • Gli abbracci liberano la serotonina, l’ormone del buonumore, che porta a sentirci felici e sicuri di sé e aiuta a prevenire il rischio di andare incontro a stati depressivi;
  • Gli abbracci favoriscono la creazione di globuli bianchi, questo porta a un rafforzamento del sistema immunitario;
  • Gli abbracci equilibrano il nostro sistema nervoso, favorendo una prevenzione della demenza senile;
  • Gli abbracci promuovono una maggiore ossigenazione del sangue, stimolano la produzione di emoglobina che trasporta l’ossigeno ai tessuti, permettendo alle nostre cellule di vivere di più;
  • Gli abbracci stimolano nell’ipotalamo la produzione di ossitocina, l’ormone dell’amore, che favorisce la diminuzione della pressione arteriosa, dà una sensazione di benessere interiore e permette di sentirci al sicuro e calmare le nostre ansie e paure;
  • Gli abbracci aiutano il cervello a ridurre il livello di cortisolo, l’ormone dello stress, aiutandoci a fronteggiare le avversità della vita con maggiore calma e consapevolezza;

Per ottenere benefici quotidiani dagli abbracci e stimolare le endorfine ne servirebbero dai quattro ai dodici. Mentre due persone si abbracciano, avviene una specie di sincronizzazione cerebrale, i tracciati elettroencefalografici che inizialmente sono diversi divengono via via analoghi fino a sovrapporsi ed armonizzarsi tra loro.  L’abbraccio non unisce solo due corpi, ma due cuori e due menti creando e rafforzando le relazioni e l’intimità, donando amore, calore e protezione.

Abbraccio-terapia

Nel 1970 la psicoterapeuta Martha Welch osservò come un abbraccio materno portava notevoli benefici nella capacità di interazione dei bambini autistici.
Successivamente, propose l’utilizzo dell’abbraccio anche con bambini non autistici, verificandone i benefici nella gestione di disagi, rabbia, capricci, aggressività, negativismo e problemi a carico dell’attaccamento.
Nell’abbraccio, la mamma si trasforma in un contenitore delle angosce del bambino, riuscendo a placarlo.
Holding è il nome attribuito a tale tecnica e consiste nell’abbracciare il piccolo con tenerezza e fermezza, secondo tempi e modalità precise.

Approccio alternativo per curare disagi psicologici

Si chiama hug therapy, in italiano “abbraccio terapia” o “terapia dell’abbraccio”. La teoria su cui verte questa terapia è pienamente sensoriale, in quanto il senso del tatto è fondamentale per la nostra specie e il contatto fisico può fare la differenza in molte occasioni.
Con la terapia dell’abbraccio, il contatto fisico si fa portare di comprensioni, conforto, solidarietà, calore, protezione e senso di appartenenza.
Prendendo in considerazione il libro di Katheleen Keating “La terapia dell’abbraccio”, possiamo affermare che gli abbracci non solo ci aiutano a sentirci bene, ma favoriscono anche il buono sviluppo dell’intelligenza nei bambini, aiutano a superare le paure e sono un fattore antinvecchiamento.

Il libro sostiene inoltre:
“Il contatto fisico non è solo qualcosa di piacevole, ma è anche necessario per il nostro benessere psicologico, emotivo e corporeo, e accresce l’allegria e la salute dell’individuo e della società. L’abbraccio è una forma molto speciale di toccare che fa sì che si accetti meglio se stessi e che ci senta meglio accettati dagli altri”.