Lin Qui, della Nanyang technological University, ha condotto uno studio il cui obiettivo era mettere in relazione i tratti di personalità con i selfie.
Si parte dall’ipotesi che nei selfie ci possano essere degli elementi in grado di veicolare informazioni riguardo la personalità del protagonista dello scatto.
A differenza delle foto normali, in cui a scattare è una seconda persona, il selfie è gestito interamente da un singolo. Questo significa che la scelta di cosa immortalare e come, ricade interamente su di lui. Non essendoci il filtro di un’altra persona, il selfie diventa un modo personale per presentare se stessi al mondo, il proprio punto di vista su se stessi.
Io scatto, io decido cosa apparirà nella foto. E lo deciderà secondo il mio gusto, le mie esigenze del momento, la mia necessità comunicativa. Proprio per questa linea diretta senza intermediari, selfie e personalità possono essere molto legati.
Lin Qui ha indagato il rapporto tra selfie e personalità attraverso la somministrazione del Big Five Questionnarie, uno dei più celebri questionari per l’indagine della personalità.
Le dimensioni indagate dal Big Five Questionnaire sono:
Estroversione/introversione: questa dimensione colloca chi compila il questionario sul continuum estroversione/introversione definendo quale dei due aspetti sia preponderante in lui.
Amicalità: include, a un polo, caratteristiche come l’altruismo, il prendersi cura, il dare supporto emotivo, e, al polo opposto, aspetti come l’ostilità, l’indifferenza verso gli altri, l’egoismo.
Coscienziosità: fa riferimento a caratteristiche come la precisione e l’accuratezza, l’affidabilità, la responsabilità, la volontà di avere successo e la perseveranza.
Stabilità emotiva: è una dimensione molto ampia comprendente una varietà di caratteristiche collegate all’ansietà e alla presenza di problemi di tipo emotivo, quali la depressione, l’instabilità di umore, l’irritabilità, ecc.
Apertura mentale: fa riferimento all’apertura verso nuove idee, verso i valori degli altri e verso i propri sentimenti.
Nei selfie è stata analizzata la presenza dei seguenti parametri:
– Duckface
– Labbra serrate (come un broncio)
– Espressione emozionale positiva (sorriso, risata, …)
– Occhi rivolti all’obiettivo della camera digitale
– Altezza a cui è tenuta la camera nel momento dello scatto (sotto la testa, verso la testa, sopra la testa)
– Visibilità del volto (non si vede il volto, si vede parte di esso, si vede tutto)
– Visibilità del corpo (solo viso, viso più spalle/seno, viso più corpo da almeno la vita in su)
– Solo o con altri
– Ci sono dei dettagli che descrivono la location o no
– Luogo pubblico o privato
I risultati del Big Five Questionnaire sono stati messi in relazione con i parametri presi in esame nei selfie ed è emerso quanto segue.
Le persone più estroverse nei selfie manifestano emozioni positive: ridono, scherzano, gridano, cantano. In poche parole trasmettono buon umore. Al contrario identificate come introverse al Big Five Questionnaire sono quelle che serrano le labbra, fanno il broncio e non si aprono alla telecamera.
Le persone altruiste, supportive ed empatiche, (alto punteggio nella scala di Amicalità) sono quelle che guardano dritto l’obiettivo della camera e lo fanno dimostrando emozioni positive. La probabilità che queste persone siano anche estroverse è molto alta poiché i due tratti del Big Five non sono del tutto scollegati tra loro.
Anche le persone precise, affidabili e responsabili nei selfie manifestano emozioni positive. Chi invece nel selfie mostra la famosa duckface non possiede alcuna di queste caratteristiche. La duckface infatti, secondo quanto riscontrato da Lin Qui, si associa a inaffidabilità, scarsa responsabilità e superficialità. C’è un ultimo dettaglio che può suggerire un alto punteggio nella scala Coscienziosità del Big Five Questionnaire: lo sfondo. Le persone coscienziose preferiscono scattare in luoghi pubblici inserendo nel selfie numerosi dettagli della location.
Più di ogni altra caratteristica, i selfie possono dirci molto sulla stabilità emotiva del soggetto in posa. Le persone che ottengono bassi punteggi alla scala Stabilità Emotiva (ansiosi, irritabili, dall’umore instabile o basso) sono quelli che manifestano emozioni negative, che fanno la duckface ma non mostrano bene tutto il volto. Tendono a zommare sui dettagli del volto escludendo quasi completamente lo sfondo dall’immagine, pochi o nessun dettagli della location dove è stato preso il selfie. Nei selfie sono molto spesso soli.
In ultimo, le persone mentalmente aperte sono in generale più positive all’interno dei selfie, sorridono invece di stringere le labbra in un broncio e mostrano bene il volto.
Bibliografia.
Liu Qiu (2015), What does your selfie say about you? – Computers in Human Behavior, 52, 443-449