La vera causa del Morbo di Alzheimer potrebbe non essere più imputata alla nociva proteina amiloide e alle placche amiloidi (anche dette “placche senili”)*.
*sono formazioni extracellulari costituite da una parte centrale in cui si accumula proteina amiloide, e una parte periferica in cui si depositano detriti neuronali (principalmente frammenti assonali); sono riscontrabili nell’encefalo, in misura maggiore a livello dell’ippocampo, del Giro del Cingolo, e nelle cortecce associative delle regioni frontali e temporo-parietali.
Le placche senili rappresentano una delle caratteristiche microscopiche principali della malattia di Alzheimer, insieme alla degenerazione neurofibrillare (ammassi neurofibrillari) ed all’Angiopatia amiloide (congofila).
Uno studio pubblicato su “Brain” del Marzo 2015, afferma che la vera causa del morbo di Alzheimer potrebbe essere imputata alla “proteina tau” **.
** La proteina Tau stabilizza i microtubuli e se mutata (iperfosforilata) provoca gravi malattie neurodegenerative dette taupatie, come la malattia di Alzheimer.
LO STUDIO
La dott.ssa Melissa Murray, autrice dello studio, dice:
“Negli ultimi 25 anni le ricerche si sono focalizzate sulla proteina amiloide. Pazienti con una mutazione della proteina amiloide presentano morbo di Alzheimer. Per questo motivo, tutti i modelli conosciuti fino ad ora, si basavano sulla proteina amiloide. Purtroppo, però, tutto ciò ha portato una “miopia” di ricerca, che si concentrava esclusivamente su questo paramentro.”
Con lo studio condotto a Jacksonville, all’ospedale Mayo, si è però arrivati ad una conclusione diversa.
Ben 3.618 i cervelli che sono stati analizzati ai fini dello studio.
1.375 i cervelli affetti da malattia di Alzheimer, deceduti a differenti età.
Il fattore “età” è stato determinante per procedere con lo studio ed arrivare a delle conclusioni.
La stessa ricercatrice afferma:
“Studiare cervelli di età differenti ha permesso sia di confermare che il morbo di Alzheimer sia una malattia che possa affliggere differenti fasce d’età, sia osservare il lavoro congiunto ti proteina Tau e proteina Amiloide.”
PROTEINA TAU:
La proteina Tau, protagonista dello studio, è come uno scambio ferroviario che lega insieme le cellule del nostro cervello. Permette lo scambio di messaggi e il passaggio di altre sostanze utili al nostro encefalo.
Con la malattia di Alzheimer, questo collegamento tra le cellule ad opera della proteina Tau, si modifica e rende fortemente instabile il passaggio tra cellule.
La crescita anormale della proteina Tau porta ad una separazione delle cellule.
Per essere più chiari: è come se le cellule si allontanassero tra loro a causa della crescita non naturale della proteina Tau.
Tutto questo meccanismo avviene in cooperazione con la proteina Amiloide, che porta a un netto declino delle capacità cognitive.
Il fattore principale dello studio e risultato primario è ben descritto da Murray e colleghi:
“Proteina Amiloide e proteina Tau portano, cooperando, a un peggioramento delle capacità cognitive e quindi alla malattia di Alzheimer.
Quello che però appare chiaro dal nostro studio è che il processo inizi ad opera della proteina Tau”.
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Bibliografia:
–http://www.spring.org.uk/2015/04/cause-of-alzheimers-revealed-thousands-of-brains.php
–https://academic.oup.com/brain/article-lookup/doi/10.1093/brain/awv050