SEI MENTALMENTE FORTE? 27 DOMANDE PER SCOPRIRLO.

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“Giovanotto! Carta, calamaio e penna, sù!”

Citazione “Totò”.

 

Oggi serviranno anche a noi.

Se avete tempo vi suggerisco di prendere un bel foglio bianco, una penna che scriva bene e di inforcare gli occhiali, qualora ne abbiate.

Se ci vedete bene, indossateli comunque, vi daranno un tono.

 

L’intento è quello di rispondere, per iscritto, a 27 domande formulate da Amy Morin per Psychology Today.

Scrivere aiuterà la nostra comprensione e ci aiuterà a mettere “nero su bianco” ciò che realmente pensiamo.

Se poi scrivete da uno smartphone non vi preoccupate, andrà benissimo.

Le 27 domande sono studiate per capire se abbiamo una mente salda e forte, oppure, se “c’è del lavoro da fare”.

Ve lo anticipo: tutti abbiamo e avremo del lavoro da fare, quindi niente paura.

Chi vi scrive, vorrebbe da una parte bruciare il foglio delle risposte, dall’altra appenderlo davanti alla scrivania per poterci riflettere quotidianamente.

Iniziamo.

27 DOMANDE:

Sezione A (Mentalità dell’individuo)

  1. Che conclusioni imprecise e frettolose posso trarre di me stesso?
  2. Cosa mi abbatte?
  3. Che scuse mi permetto di usare con me stesso?
  4. Qual è la definizione di successo per me?
  5. Cosa mi dico quando fallisco?
  6. In cosa valgo?
  7. Cosa penso quando vengo respinto?
  8. Che dubbi ho su di me?
  9. Quando sono troppo sicuro di mese stesso?

 

Sezione B (Gestione delle Emozioni)

  1. Come rispondo al dolore emotivo?
  2. Quali emozioni scatenano il meglio di me?
  3. Quali paure bloccano il mio potenziale?
  4. Quali emozioni rifuggo?
  5. Quando mi sento felice?
  6. Quali emozioni rivelano il mio vero carattere?
  7. Quali strategie uso per migliorare il mio umore?
  8. Sono in grado di riconoscere quando le mie emozioni stanno perdendo il controllo?
  9. Cosa faccio quando mi sento in colpa con me stesso?

 

Sezione C (Valutazione del Comportamento)

  1. Quando mi scoraggio troppo facilmente?
  2. Quando invece insisto troppo?
  3. Riconosco quando il mio comportamento non è in linea con i miei valori?
  4. Mi prendo cura del mio corpo, affinché anche la mente sia in salute?
  5. Quali errori commetto di continuo?
  6. Quando utilizzo scorciatoie per risolvere problemi complessi?
  7. Cosa mi trattiene dal raggiungere i miei obiettivi?
  8. Spendo troppo tempo e troppe energie in compiti che ritengo più importanti di altri?
  9. Saboto me stesso?

 

 

SPIEGAZIONE

Le vostre risposte non produrranno nessun numero magico. Nessuna addizione o sottrazione per arrivare ad un totale. Nessun indice di sanità mentale o di forza mentale.

La risposta scritta a domande di questa natura è un’esercizio molto utile per entrare in contatto con se stessi, per dedicarsi del tempo e, sicuramente, per conoscersi meglio.

Rispondere a queste domande permetterà ad alcuni un’immediata presa di coscienza di alcuni errori emotivi, comportamentali o di mentalità. Per altri sarà un primo approccio alla conoscenza della parte più intima di ognuno di noi, una sorta di primo piede nell’acqua gelida del mare, che tanto sogniamo di sentire in vacanza.

È bene però capire alcune cose, che schematizzerò di seguito, per agevolare la lettura:

 

Allenare la mente ad essere “forte” è uguale ad allenare il corpo ad essere “forte”. Saranno importanti le sessioni di allenamento (durante le quali porsi e rispondere a queste domande), sarà rimarchevole il riposo, sarà fondamentale l’alimentazione (per un cervello attivo e vitale) e sarà indispensabile la continuità.

Allo stesso modo è oltremodo necessario interrompere le cattive abitudini (di cui ci saremo accorti rispondendo alle domande). Andare a correre 3 volte a settimana è un ottimo proposito, ma se appena tornati a casa divoriamo una torta al giorno, tutto il nostro sforzo sarà vanificato. Interrompere le cattive abitudine va di pari passo con l’iniziarne di sane e buone.

(Monsieur Lapalisse, suppongo.)

 

Disposizione. Sia nel rispondere onestamente alle domande, sia nel rileggerle è importante essere disposti ad un cambiamento e ad utilizzare quando appreso con serietà.

 

Parlarsi, e rispondere alle domande come un amico fraterno, è strettamente necessario. Giudicarsi come il più temibile dei magistrati, qui, oggi, ora, in queste domande, non ha senso.

Siate accoglienti con voi stessi e non avrete paura di scoprirvi.

 

A volte non sono i comportamenti sbagliati, ma i posti.

Sembra una frase contraddittoria e invece è la rilevazione della realtà. A volte non siamo noi ad aver commesso tonnellate di errori e ad esserci giudicati male o bene, è l’ambiente che ci imprigiona in comportamenti, mentalità ed emotività a noi stessi estranee. A volte però. Tutto sta nel non abusare di questa “giustificazione”.

 

CONCLUSIONE

E’ dunque possibile che durante la lettura di queste domande abbiate già formulato pensieri piuttosto complessi e intricati riguardo a voi stessi e che, volenti o nolenti, vi siate giudicati.

E’ anche vero però, che qualche riflessione corretta sia stata fatta e qualche evidente comportamento disfunzionale alla vita di tutti i giorni vi sia saltato all’occhio senza tanta fatica.

E’ avvenuta una cosa magnifica! Ci siamo resi conto di qualcosa che è in noi, bello o brutto che sia.

Ora però è il momento di capire cosa fare per avere una mente forte e sana.

Dopo la presa di coscienza, si passa all’azione.

 

Al prossimo articolo, dunque, dove scopriremo cosa fare!

Se poi aveste voglia di condividere le vostre risposte: commentate sotto al post oppure inviatecele via posta privata!

 

Grazie.

Mi trovate qui:

Giacomo Fumagalli

 

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Bibliografia

https://www.psychologytoday.com/blog/what-mentally-strong-people-dont-do/201610/27-questions-help-you-learn-how-mentally-strong-you

https://www.psychologytoday.com/experts/amy-morin