Si celebra ogni anno, ad Ottobre, la Settimana della Salute Mentale – il World Mental Health Day.
È un’iniziativa istituita nel 1992 dalla Federazione Mondiale per la Salute Mentale (WFMH) e riconosciuta dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), per promuovere la consapevolezza e la difesa della salute mentale contro lo stigma sociale.
La salute mentale
La salute mentale è considerata parte integrante della salute e del benessere generale dell’individuo e lo si deduce dalla definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): “La salute mentale è uno stato di benessere nel quale una persona può realizzarsi, superare stress e tensioni della vita quotidiana, svolgere un lavoro produttivo e contribuire alla vita della propria comunità”.
Nelle attività di sensibilizzazione, ogni anno si dedica spazio a un aspetto diverso correlato ai temi della salute mentale. Nel 2022, l’attenzione è stata posta sul tema “Salute mentale e del benessere per tutti come una priorità globale”. Si fa riferimento a un recente rapporto dell’OMS nel quale si rileva che la pandemia da Sars Covid-19 ha incrementato del 25% i disturbi depressivi e dello spettro ansioso, pur sottolineando che già nel 2019, prima della pandemia globale, una persona su otto conviveva con un disturbo mentale.
Appare, inoltre, evidente come lo stigma e le discriminazioni rivolte alle persone con problemi di salute mentale continuino ad essere forti barriere all’inclusione e all’accesso alle cure adeguate.
Definizione di stigma
Lo psichiatra Wulf Rossler (2016) rimarca l’estesa diffusione dello stigma legato alla malattia mentale segnalando come non ci sia paese, società o cultura in cui le persone affette da un disordine mentale abbiano lo stesso valore sociale delle persone prive dello stesso, comunemente definite “normali”.
Ma cosa intendiamo per stigma?
Il classico punto di partenza per definire lo stigma della malattia mentale è il libro Stigma: l’identità negata (1963) di Erving Goffman, nel quale viene definito «un attributo profondamente dispregiativo», il cui riconoscimento declassa l’individuo «da persona completa, a cui siamo comunemente abituati, a persona segnata, screditata».
Nonostante i numerosi sforzi compiuti nella legislazione e riabilitazione, la discriminazione strutturale ai danni delle persone affette da malattie mentali è ancora pervasiva in virtù dei tanti stereotipi e pregiudizi a loro rivolti, che attivano modelli di risposta negativa generalizzati.
Pertanto, appare necessario realizzare una serie di campagne di sensibilizzazione che aumentino la consapevolezza del danno causato dalla discriminazione e informino il pubblico in merito alle principali caratteristiche cliniche dei disturbi mentali e circa l’efficacia dei trattamenti di cura disponibili.
RIFERIMENTI
Goffman, E. (1963) Stigma:l’identità negata, Milano: Gioffrè editore (trad. it. di Goffman, Erving [1963] Stigma:notes on the management of spoiled identity. Englewood Cliffs, N.J., Prentice-Hall)
Rossler, W. (2016) The stigma of mental disorders A millennia-long history of social exclusion and prejudices, EMBO reports, vol. 17, no. 9