La mente sana sa che lei è solo un operaio, è al servizio di una forza guida che ha imparato a riconoscere. La mente instabile pensa di poter condurre i giochi e prendere con successo le decisioni importanti nella tua vita, così, senza accorgersene, si fa manipolare, seguendo il vento delle emozioni.
La prima sa che quando riceve una indicazione che sente autentica la poterà avanti a prescindere da ciò che accade esternamente, essa sa che mentre in un certo spazio e tempo nasce un intoppo, in un altro spazio e tempo c’è già una soluzione e un insegnamento. La seconda giudica i risultati esclusivamente da ciò che accade all’esterno in uno spazio e tempo definiti, questo la rende volubile e fragile.
La prima sa di non essere mai sola, sente la presenza delle parti spirituali. La seconda si sente sola contro tutti ed è spesso in lotta per emergere e gridare al mondo che lei esiste.
La prima ha imparato a distinguere tra pensieri intuitivi, pensieri indotti, pensieri ragionati, tiene per sé i primi agendo di conseguenza e lascia andare gli altri. La seconda continua a pensare e pensare, si perde, si crogiola e non agisce.
La prima ha imparato che il suo compito principale è agire lasciandosi guidare, non è pensare al cosa o al come, è entrare nel flusso, leggendo i segnali e le spinte e agire in sintonia con essi. La seconda vuole controllare tutto ciò che concerne la propria vita e quella delle persone che lo circondano.
La prima ha imparato che la preoccupazione è il frutto del non essere in connessione con le proprie parti spirituali. La seconda vive immersa nella preoccupazione, anche quando tutto sembra andare bene una sottile paura che qualcosa possa andare storto continua a serpeggiare al suo interno.
La prima ha scelto da che parte stare. La seconda non ha scelto, a volte non è neppure consapevole della possibilità di una scelta.
Articolo pubblicato originariamente sul sito di Antonio D’Elia