Il New England Journal of Medicine ha pubblicato una ricerca condotta da Eric Courchesne, Ed S. Lein e Rich Stoner che contribuisce a fare chiarezza sull’autismo.
Secondo quanto riportano i ricercatori lo sviluppo cerebrale dei bambini che poi presenteranno autismo e gli altri è diverso e le differenze comincerebbero durante il secondo trimestre della gravidanza.
Lo sviluppo del cervello implica la formazione di sei strati di corteccia cerebrale, la parte del cervello più esterna.Ogni strato contiene una specifica tipologia di cellule le quali hanno un ruolo differente nel processamento delle informazioni. Attraverso l’analisi dei marcatori genetici prelevati dai tessuti cerebrali post mortem, i ricercatori hanno individuato lo sviluppo anomalo di questi sei strati nei bambini autistici.
L’anomali non è generalizzata a tutta la corteccia cerebrale ma solo a quelle aree responsabili di quei comportamenti associati con il disturbo autistico, la corteccia frontale e temporale.
La corteccia frontale è l’area cerebrale responsabile dei comportamenti complessi come la comunicazione o la comprensione delle relazioni sociali. La corteccia temporale è responsabile del linguaggio. L’anomalia nello sviluppo di queste aree può accentuare i sintomi comunemente riscontrati nei bambini autistici. La corteccia visiva associata con la percezione, abilità che sembra essere risparmiata nell’autismo, non presenta anomalie.
Questo tipo di scoperta dovrebbe mettere la parola fine alle speculazioni su fattori esterni, dal rapporto con la mamma frigorifero ai vaccini.
Bibliografia
Patches of Disorganization in the Neocortex of Children with Autism