LA VIA DELLA SERENITA’

“Allora dove sarebbe questa Via della Serenità?”

“Ci sei sopra.”

“Vuoi dire che la famosa via comincia qui?…Non la vedo.”

Ma un attimo dopo la strada gli apparve davanti. Duke era sbalordito. “E quella? Da dove spunta?”

“I nuovi sentieri compaiono quando si è pronti a percorrerli” gli spiego Maxine.

“Non me l’aspettavo così” commentò Duke con una certa delusione, OSSERVANDO QUEL VIOTTOLO IN SALITA, INGOMBRO DI STERPAGLIE E DI SASSI. “La via della serenità dovrebbe essere piena di fiorellini e di farfalle, non tutta poggi e buche.”                  (“Il cavaliere che aveva un peso sul cuore”)  

Viviamo costantemente bombardati da slogan che ci incitano a trovare “la felicità”, “la serenità”, “il benessere”  e che, soprattutto, inducono a credere che esistano dei percorsi precisi, già tracciati… che tutti possono percorrere in poco tempo per arrivare alla meta agoniata!

Purtroppo la velocità non è la migliore compagna di viaggio quando si parte alla scoperta di se stessi. Tutti hanno un’idea di sè che si è strutturata nel tempo e attraverso varie esperienze e rapporti, ma quanti si sono avventurati più in profondità, verso la vera conoscenza e comprensione del proprio Sè più autentico? E’ un po’ come dire che si è conoscenti di se stessi, ma non amici intimi!

Perchè per diventare amici servono tempo e pazienza, voglia di conoscere e accettare…

E allora, in mancanza di tempo e voglia, via libera a tutti i percorsi che permettono di seguire tappe, step precisi che in tot tempo ci daranno felicità, serenità e benessere. Sovente questi schemi danno un miglioramento iniziale, perchè alcuni dei consigli e degli spunti che forniscono sono assolutamente validi, ma il problema è che le soluzioni preconfezionate da altri non risultano risolutive sul lungo periodo.

Come descritto nel testo riportato sopra, la Via della Serenità è un viottolo in salita, ingombro di sterpaglie e di sassi e ognuno deve percorrerlo a modo suo, trovando modi personali per aggirare i sassi, superarli e rimuovere le sterpaglie e per fare questo è necessario ascoltarsi, capirsi…

PRIMA DI ANDARE, BISOGNA IMPARARE A STARE!

Se si sta vivendo un momento difficile o ci si trova in una situazione che si vuole cambiare, è giusto avere voglia di stare meglio e di “mettersi in moto” per migliorare le cose, ma non è sensato farlo “scappando a gambe levate” verso una soluzione effimera. Bisogna piuttosto comprendere come e perchè ci si trova in una determinata condizione, capire cos’è che ci fa star male di quella situazione e, solo dopo, pianificare la via di uscita.

Uno dei doni più grandi di un percorso di crescita e, in particolare di un percorso di psicoterapia, è proprio questo: accompagnare le persone mentre imparano a STARE nel dolore, nella sofferenza, ecc… perchè apprendano gli strumenti personali che hanno a disposizione per ANDARE verso il cambiamento che desiderano e che li farà stare meglio.

Per questo motivo, affrontare una psicoterapia è più complesso di quanto non lo sia intraprendere uno dei format del benessere, perchè ci saranno momenti delicati e verità scomode da scoprire e accettare, ma la ricompensa finale sarà molto più preziosa di una generica serenità che potrebbe dissolversi alla prima variazione dello schema che si era imparato.

“La tua visione diventa chiara solo quando guardi dentro il tuo cuore. Chi guarda fuori, sogna. Chi guarda dentro, si sveglia ” (C.G. Jung)