Le trappole emotive della nostra psiche

Ci sono battaglie che siamo tranquillamente in grado di vincere. Eppure le perdiamo, o peggio, non le affrontiamo nemmeno.

A volte l’ostacolo da superare non si trova fuori, ma dentro di noi. Si chiamano trappole emotive e sono dei blocchi mentali che ci impediscono di affrontare la vita utilizzando tutte le risorse a nostra disposizione.

 

Cosa sono le trappole emotive

Sono le nostre abitudini negative, le nostre credenze errate, i nostri pensieri rigidi e indiscutibili. Le trappole emotive sono l’ostacolo da superare per raggiungere il traguardo del cambiamento positivo.

Immagina di desiderare una cosa, di avere le capacità e le risorse per ottenerla ma di scoraggiarti e non ruscire a raggiungerla. Questo non ha senso. Perché rinunci a qualcosa che desideri se puoi averla?

Rinunci perché l’uomo non è razionale (di solito per fortuna ma in questo caso purtroppo) e anche se ha una mano vincente la sua mente è in grado di farlo perdere. Non le ci vuole molto, le basta proiettare una lista di dubbi e di paturnie su tutto quello che può andare storto per immobilizzarci. La parte irrazionale che è dentro ognuno di noi ci porta paradossalmente a essere iper riflessivi, cioè a pensare troppo, anche quando l’unica cosa da fare sarebbe agire.

Questo accade perché siamo molto resistenti al cambiamento. L’abitudine è un porto sicuro, perché allontanarsi?

Scappare dalle trappole emotive

Bisogna interrompere le abitudini che ci costringono a vivere una vita limitata. Aprire la mente a nuove idee, nuove possibilità e nuovi scenari.

I blocchi mentali limitano la nostra vita ogni giorno, anche se non ce ne accorgiamo. A causa loro crediamo esista un solo modo per fare le cose, restiamo ancorati alle tradizioni, pensiamo alla novità solo in termini di rischio o addirittura di fallimento.

Il primo passo per scappare dalle trappole emotive è riconoscerle.

 

Quali sono le trappole emotive

  • Penso che ci sia qualcosa di sbagliato in me
  • Sono ansioso/a anche in situazioni in cui non dovrei esserlo
  • Le mie relazioni sono un disastro e di solito mi innamoro della persona sbagliata;
  • Quando sono in gruppo mi sento sempre inadeguato/a e ho sempre quella sensazione di inferiorità;
  • Nonostante i miei sforzi, sperimento sempre una sensazione di delusione e mi senti insoddisfatto/a;
  • Penso che nessuno mi capisca e che sono l’unico/a al mondo a vivere certe sensazioni.

Queste sono tutte frasi distruttive, da nessuna di essere può nascere qualcosa, figuriamoci un cambiamento. Tutte portano chi le pensa verso la stessa conclusione, se provo fallirò quindi tanto vale non provare. Il fallimento non significa solo mancare l’obiettivo, a volte può voler dire raggiungerlo ma non trarne beneficio, cioè aver fatto uno sforzo inutile.

L’unico modo per distruggere una trappola emotiva è combatterla con i fatti concreti. I pensieri disfunzionali non si risolvono mai cercando di cambiarli perché in questa lotta avranno sempre la meglio. L’unica cosa che può distruggerli è sperimentare sulla tua pelle che quello in cui credevi era falso.

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