𝗦𝗩𝗘𝗚𝗟𝗜𝗔𝗥𝗦𝗜 𝗖𝗢𝗡 𝗟’𝗔𝗡𝗦𝗜𝗔

Svegliarsi con l’ansia al suono della sveglia non aiuta sicuramente ad affrontare bene la giornata. Avere la mente occupata da pensieri disturbanti appena aperti gli occhi può rendere le mattinate difficili; in realtà è comune a molte persone avere l’ansia mattutina, per periodi brevi o lunghi.

L’ansia mattutina non è un termine medico o una diagnosi psicologica. Rappresenta un modo generico per descrivere sensazioni di stress o ansia presenti al risveglio. I motivi possono essere diversi: affaticamento, stati di salute precarie, disturbi del sonno, uso di sostanze o disagio psichico.

Ad ogni modo i sintomi fisici e psichici dell’ansia possono accumularsi e comparire improvvisamente subito dopo il risveglio.
È del tutto normale provare ansia temporanea al risveglio mattutino in correlazione alla vita quotidiana che ha ognuno di noi. Tuttavia se tale senso di ansia diventa una costante presente tutti i giorni ed anche più volte al giorno, bisogna prendere in considerazione altro.

Si potrebbe, ad esempio, trattare di un Disturbo d’Ansia Generalizzato i cui sintomi vanno da un’eccessiva preoccupazione per le cose di tutti i giorni alle difficoltà ad addormentarsi e dormire proficuamente, affaticamento, irrequietezza, difficoltà di concentrazione, irritabilità. Insomma uno stato d’animo eccessivamente attivato che produce un disagio costante.

L’ansia mattutina potrebbe avere anche una causa neurochimica, andando a far parte di quel processo naturale che rappresenta la risposta di risveglio del cortisolo.

Il cortisolo è noto anche come l’ormone dello stress: esso aumenta nei primi 30-45 minuti dopo il risveglio molto probabilmente per aiutare il cervello ad affrontare le attività del giorno. I livelli di cortisolo possono anche essere influenzati da fattori tipici della nostra vita, come la fatica. Stress ed ansia sono infatti fortemente correlati. I fattori di stress tipici della vita, preoccupazioni economiche, malattie, insoddisfazioni sul lavoro e problemi relazionali, possono aumentare l’ansia. Se a ciò associamo alti livelli di cortisolo quando siamo stressati, certi stati d’ansia potrebbero produrre un picco al mattino, subito dopo il risveglio.

Altro fattore da tenere in considerazione quando parliamo di ansia mattutina è la salute fisica. Molte condizioni di salute sono correlate all’ansia e all’interruzione del sonno: lesioni e dolore cronico, cancro, diabete, ipertensione, asma, cambiamenti ormonali dovuti al ciclo mestruale o alla gravidanza. Soffrire di problemi fisici o disagio mentale può generare ansia al risveglio; ma anche la Depressione, il Disturbo da Stress Post-traumatico e il disturbo Bipolare influiscono fortemente sul ritmo sonno-veglia. Il DPTS può causare incubi e flashback di traumi vissuti che possono determinare risvegli improvvisi con stati di panico annessi.

Disturbi del sonno come l’insonnia, l’apnea notturna e la narcolessia sicuramente non fanno bene a chi soffre di ansia. Episodi di paralisi nel sonno possono causare un’intensa paura al risveglio con allucinazioni visive legate alla presenza di estranei nella stanza. Spesso questa improvvisa interruzione del sonno si verifica nel sonno R.E.M. durante il quale c’è una ridotta capacità di movimento e genera ansia e paure. Tale caratteristica può influire fortemente su persone con passato di alcolismo, traumi o disturbi di ansia.

Altra causa di aumento dell’ansia, con conseguente possibilità di risveglio mattutino agitato, è l’uso di alcol o sostanze stupefacenti. Bere quantità di alcol oltre la norma (cioè un bicchiere o un cicchetto) può influenzare fortemente la qualità del sonno. Inoltre alcolisti e tossicodipendenti presentano anche ansia e disturbi dell’umore. Quindi ansia e alcol non sono un buon mix, la presenza di entrambi necessita dell’aiuto di un terapeuta per essere affrontato.

Spesso svegliarsi con l’ansia comporta la presenza di attacchi di panico durante la notte. Essi si verificano nelle prime ore dopo essersi addormentati. Sogni intensi e spaventosi che generano risvegli improvvisi in preda al panico.

Qual è il miglior trattamento per i risvegli con ansia?

Innanzitutto è necessario capire di fronte a cosa ci si trova. Rivolgersi ad uno specialista, analizzare la propria storia di vita, escludere problematiche fisiche è il primo passo per affrontare e risolvere il problema. Il disturbo d’ansia generalizzato che potrebbe essere alla base dei risvegli mattutini viene trattato con la psicoterapia, in alcuni casi l’utilizzo dei farmaci si è rivelato un ottimo aiuto a raggiungere i risultati attesi: antidepressivi (alcuni dei quali hanno anche proprietà ansiolitiche); benzodiazepine che tengono a bada i sintomi dell’ansia e degli attacchi di panico; betabloccanti che riducono il battito cardiaco accelerato, ecc.

Migliorare lo stile di sonno aiuta a gestire i sintomi dell’ansia mattutina, ma anche pratiche sane possono aiutare.

Tra queste:
• mantenere uno stile di sonno sempre uguale (stessa ora di addormentamento e stessa ora di risveglio), in un ambiente che favorisca il sonno nelle diverse stagioni;
• eliminare caffè e alcol prima di andare a letto;
• mantenere una costante attività fisica ma ridurla almeno 2 ore prima di andare a letto;
• rilassarsi prima di addormentarsi e pensare positivo anche quando ci si sveglia al mattino;
• fare degli esercizi di respirazione in fase di addormentamento.

Scivolare nel mondo dei sogni dovrebbe essere un rifugio dalle preoccupazioni della veglia, è un enorme limite averlo disturbato da ansia e panico. Approcciarsi ad esso in modo più sereno anche quando facciamo fatica ad addormentarci o non dormiamo bene per un’intera notte serve ad evitare di innescare quel circolo vizioso dal quale è difficile uscire.

© 𝗗𝗼𝘁𝘁. 𝗣𝗮𝘀𝗾𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗦𝗮𝘃𝗶𝗮𝗻𝗼
𝗣𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗼 – 𝗣𝘀𝗶𝗰𝗼𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗲𝘂𝘁𝗮