Non c’era bisogno di una ricerca per scoprirlo, ma i risultati dell’indagine scientifica condotta su 3.800 persone scelte a caso su Twitter mostra un risultato chiaro:
I PENSIERI POSITIVI CONTAGIANO GLI ALTRI PIù DELLE PERSONE NEGATIVE
La ricerca ha una sua importanza come parte di un percorso di RESPONSABILIZZAZIONE dei processi comunicativi on-line mediata da una consapevolezza più stabile degli effetti e dei processi comunicativi on-line.
Questo è molto importante se ad esempio si vuole pensare al numero sempre crescente di problematiche infantili (talvolta trasformate in veri e propri disturbi psicopatologici come la depressione, con grande vantaggio dei terapeuti e delle case farmaceutiche più che dei bambini) o si qualsiasi problema sociale.
Di là dalle ricadute operative, la ricerca mostra dunque due cose, e queste due cose io credo siano importanti, perchè spesso dimenticate.
La prima cosa è: NOI INFLUENZIAMO LE PERSONE.
Nella vita io curo le persone come psicoterapeuta e insegno nelle università come faccio a fare questo nel modo migliore. In altri termini il mio lavoro è influenzare le persone. Non c’è nulla di male nell’influenzare le persone anche perchè il contrario è del tutto impossibile. Siamo condannati a influenzare ed essere influenzanti (e talvolta dovremmo essere più bravi ad impedire a certe cose o persone di entrare nelle nostre vite, per scongiurarne le cattive influenze invece di disperdere molte energie per gestirle). Noi ci influenziamo reciprocamente, sempre, quando andiamo a lavoro, quando scriviamo un articolo, quando andiamo dal medico, e quando scriviamo un tweet o un post su facebook.
Questa è la prima cosa: noi ci influenziamo. Potrà sembrarti una cosa sciocca. Credimi: non lo è.
La seconda cosa è: l’indirizzo di questa influenza. Ed è interessante scoprire che (ad eccezione dei giornali che si divertono a focalizzarsi sugli eventi più spietatamente drammatici) sono LE EMOZIONI POSITIVE, e non quelle negative, ad avere le gambe più lunghe, a contagiare gli altri, a persistere.
In altri termini, prova a fare questo esperimento, oggi. Prova a dire te stesso: vorrei influenzare gli altri positivamente, così da far funzionare meglio la mia influenza. Come manager, come Docente, come studente, come familiare, come fidanzato, come amico, come politico. Prova a fare questo esperimento. E scoprirai che anche il bene, come il male, è uno squisito circolo vizioso. Inizia ora. E se ti va fammi sapere.
Un caro saluto,
Francesco M Zurlo (La Z di Psicologia Proibita)

Note e bibliografia
- Emilio Ferrara, Zeyao Yang. Measuring Emotional Contagion in Social Media. PLOS ONE, 2015; 10 (11): e0142390 DOI:10.1371/journal.pone.0142390
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University of Southern California. “Positive emotions more contagious than negative ones on Twitter: New study also finds that some people are more susceptible to emotional influence than others.” ScienceDaily. ScienceDaily, 9 November 2015. <www.sciencedaily.com/releases/2015/11/151109110501.htm>.PS: scusate per il titolo, non c’è nessun virus. Il mondo della Psicologia e della comunicazione e organizzazione dell’essere vivente non funziona in quel modo. Non ci sono virus, geni e sostanze responsabili di questo o quello, con buona pace di molti psichiatri, psicologi e giornalisti alla ricerca di soluzioni semplici.
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