Siamo tutti interconnessi.
Questo rende le nostre vite incredibilmente complesse.
Imprevisti, attese, aspettative, come possono farci aprire le ali al sole, altre volte possono pietrificarle.
È possibile tutto e il contrario di tutto.
Usando una metafora, queste ali sono il luogo dove possiamo dare vita al sentimento del perdono.
Quando ci sentiamo:
- non compresi
- trattati ingiustamente
- traditi da chi amiamo
rischiamo di bloccarci in uno stato di pericolo innanzitutto per noi stessi: le certezze – della nostra ferita – rimangono le stesse e il nostro dolore pure.
Anche il perdono, come il senso di colpa, la solitudine, l’innamoramento, la vendetta, l’amore fraterno e un’infinità di altre posizioni che viviamo, è qualcosa che non può esistere se non nella relazione.
Ogni relazione viene vissuta all’interno di un margine più o meno ampio di possibilità.
Quando ci sentiamo feriti questo margine si riduce.
Il perdono è il modo più elegante e insieme potente per uscire da questo circuito infelice, a causa di una nostra ferita.
Da un lato vive il sentimento di ingiustizia, dall’altro il sentimento di potere su di sé attraverso il perdono.
Che paradossalmente consiste nella rivincita massima su chi ci ha resi doloranti, sconfitti, dominati dallo sconforto.
Riuscire a perdonare qualcuno è utile innanzitutto a noi.
#1 Consente di lasciare andare le emozioni negative
Rimanere bloccati nella rabbia e nel dolore della ferita, invece continua a farci dare tutte le nostre energie a un vento che ci restituirà poco, se non amarezza e sentimenti di ingiustizia. Impedendoci di svincolarci.
#2 Rende liberi dalle catene
Il perdono appartiene alla nostra parte adulta.
Alla funzione riparativa della nostra personalità.
Riuscire a metterlo in pratica alleggerisce il pensiero e l’azione. E per questo ci rende anche più desiderabili agli occhi degli altri.
#3 Fa emergere parti di te bloccate
Perseverare nel condannare chi ci ha ferito – paradossalmente – è un’azione che si ritorce contro noi stessi, come un macigno che soffoca, incupisce, toglie ossigeno. Perdonare invece apre la porta della possibilità e ti legittima ad esprimere nuove parti di te, di cui non sospettavi l’esistenza. Parti mature e leggere, evolute e radiose, forti e attraenti.
#4 Può cambiare il proprio passato
Non è vero che il passato non si cambia.
Il passato cambia eccome. Esistono rituali rivoluzionari come il perdono che possono ribaltare gli esiti più certi, e le storie scritte nella pietra.
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dott.ssa Gaia Berio, psicologa, esperta in psicologia giuridica – 348 6028718 – 010255720