POLLON SI DROGAVA? I CARTONI ANIMATI E LA PSICOLOGIA

 

Come nelle fiabe, anche i cartoni animati possono essere presi in psicologia come materiale “didattico” (ad esempio “La mia vita da zucchina” e “Inside Out”).

Nei cartoni animati, infatti, l’aspetto psicologico diventa una possibile chiave di lettura di comportamenti e modi di fare o di essere anche “patologici”, ovvero che deviano dall’equilibrio.

Vediamone velocemente alcuni!

  • CENERENTOLA – D.O.C. – Disturbo Ossessivo Compulsivo

“Cenerentola” era il soprannome che le sorellastre le avevano attribuito perché stava sempre seduta vicino alla cenere del fuoco alla fine di una lunga giornata di lavoro. Nel cartone, Cenerentola è molto dedita alle pulizie della casa e questo ci fa pensare al Disturbo Ossessivo Compulsivo definito “washers and cleaners”, ovvero del lavaggio e della pulizia. Le persone che ne soffrono sono ossessionate dalla paura di contrarre malattie o essere infettate da germi, batteri, virus.

Per eliminare ogni possibilità di contaminazione, queste persone mettono in atto uno o più rituali, come lavare se stessi (le mani o i denti in modo eccessivo, fare lunghe docce) oppure pulire la propria casa o gli oggetti di casa per molte ore.

  • LADY OSCAR – Transgender

“Transgender” è un termine relativamente nuovo per identificare una persona che non si definisce in base al genere sessuale di appartenenza. In tutto il cartone Lady Oscar si passava spesso tra il credere che Lady Oscar fosse un maschio innamorato della sovrana o la paladina femmina innamorata del suo amico. Insomma: che confusione Lady Oscar! Da che parte stai? La risposta potrebbe essere “da nessuna parte” o, meglio, “sopra ogni parte”, in un genere non chiaramente identificabile.

  • REGINA DI “ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE” – Disturbo Bipolare

Se ricordate il cartone di Alice in Wonderland, la regina alterna momenti di grande affetto per Alice a momenti di rabbia e odio incontenibili. Nel bipolarismo, si alternano in maniera improvvisa oppure graduale, fasi depressive a fasi maniacali. Alcuni sintomi della fase depressiva sono: costante depressione nell’umore o disperazione, grave riduzione di interessi o di piacere in tutte o nella maggior parte delle attività, perdita o incremento del peso corporeo o dell’appetito, aumento o riduzione del sonno, agitazione o rallentamento, affaticamento o perdita di energia, sentimenti di inadeguatezza, di colpa e/o perdita dell’autostima, incapacità di concentrarsi e di prendere decisioni. Dall’altro lato, nella fase ipomaniacale o maniacale, i sintomi possono essere: aumento dell’autostima o del senso di grandiosità, ridotto bisogno di sonno perché si sente di essere estremamente energici, aumentata produzione verbale con difficoltà a frenarla, volubilità nel cambiare opinioni e idee, facile distraibilità, aumento delle attività, agitazione mentale o fisica, aumentato coinvolgimento in attività che possono avere conseguenze pericolose (come spendere molto denaro, guidare in maniera spericolata o intraprendere attività sessuali inusuali per la persona).

  • IL PRINCIPE DI BIANCANEVE – Necrofilia

Il principe che bacia Biancaneve, morta, ci fa pensare in maniera divertita alla necrofilia ovvero la perversione sessuale che porta ad amare e a provare piacere mediante atti compiuti su un cadavere.

  • LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO – Narcolessia

In questo cartone, la principessa Aurora è stata vittima di una stregoneria che ne segnava la morte al compimento dei 16 anni pungendosi il dito con il fuso di un arcolaio. I genitori della principessa chiamarono delle fate e una di loro, pur non potendo annullare l’incantesimo, trasformò la condanna a morte in una condanna a cento anni di sonno, da cui la principessa si sarebbe potuta svegliata solo grazie al bacio di un principe. In psicologia si parla di “narcolessia” in riferimento ai disturbi del sonno. Non si tratta semplicemente di “dormire tanto” ma di una vera e propria patologia causata dalla progressiva perdita dei neuroni che producono l’ipocretina, un neurotrasmettitore  indispensabile per regolare il ritmo del sonno-veglia. I sintomi fondamentali riguardano un’alterazione del sonno con la presenza di “attacchi di sonno” che si manifestano ogni 90/120 minuti.

  • POLLON – Dipendenza

Ai miei anni ricordo il cartone “Pollon”, ambientato nella vita dell’Olimpo. Pollo era un’allegra bambina Pollon che qualche volta utilizzava una polverina magica capace di rendere felici le persone. La canzone diceva: “Sembra talco ma non è, serve a darti l’allegria!”. Non prendetemi alla lettera, ovviamente non sto sostenendo che questi cartoni siano anti-educativi, e rimaniamo sul piano della risata. Però, questa polverina “magica” che “sembra talco”, ma che non è talco, ci fa pensare alla droga. Cocaina? Questa droga, ad esempio, se assunta in piccole quantità, può provocare stati di intensa euforia, energia, generando una distorsione delle percezioni. Non sempre o non solo però sono questi gli effetti. Non sono rare, infatti, sensazioni di ansia, tensione, irritabilità e preoccupazione. Un abuso, nelle quantità e nella frequenza delle droghe, ha sempre effetti devastanti come l’aumento dell’aggressività accompagnati da tremori, vertigini, spasmi muscolari, ansia e paranoia. Anche la depressione è una conseguenza dell’assunzione di sostanze. L’euforia è solo il più piccolo e insignificante effetto delle droghe. Fate attenzione.

  • ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE – Psicosi

Quando la realtà si mescola con la fantasia al punto da non distinguere più i due diversi piani mentali, si parla di “psicosi”. In Alice e in generale in chi soffre di Psicosi, si verificano delle distorsioni percettive nel senso di alterazioni delle informazioni che arrivano dai sensi, su se stessi e sul mondo circostante, e di conseguenza sulla lettura che a questi stimoli segue.

  • BELLE, DI “LA BELLA E LA BESTIA” – Sindrome di Stoccolma

Belle è la bella ragazza che viene fatta prigioniera dalla Bestia e che di questa finisce per innamorarsene. Questo è ciò che accade proprio in una situazione definita “Sindrome di Stoccolma” nella quale le vittime di sequestro di persona o anche vittime di aggressioni e stalkeraggio, si innamorano dei loro aggressori. Questo, inconsciamente, può avvenire come risposta emotiva automatica al trauma di diventare ostaggio o vittima, motivo per cui la mente fa rendere “accettabile” quel trauma, trasformandone i vissuti da negativi e angoscianti, a positivi.

  • FLOUNDER, DI “LA SIRENETTA” – Ansia e Panico

Vi ricordate che ansioso e pauroso era il pesciolino Flounder, amico della Sirenetta? Si potrebbe vedere in Flounder la presenza del Disturbo D’Ansia. In questo, la persona che ne è affetta vive uno stato continuo e persistente di preoccupazione per diversi eventi; tale preoccupazione è eccessiva per intensità, durata o frequenza, rispetto alle reali circostanze. Oltre a queste preoccupazioni eccessive, vi sono altri sintomi che portano alla diagnosi di questo disturbo, come una maggior faticabilità, la tensione muscolare, con muscoli tesi e a volte doloranti, la difficoltà di concentrazione o vuoti di memoria, irritabilità e irrequietezza, disturbi del sonno. Oltre all’Ansia, in Flounder troviamo il Panico che ha connotati ben specifici (leggi l’articolo “COME RICONOSCERE UN ATTACCO DI PANICO“).

Cosa ne pensi di questo articolo? Ti vengono in mente altri cartoni animati con riferimenti alla Psicologia? Scrivilo nei commenti!

© DR.SSA ILARIA CADORIN

Psicologa n°9570 Albo Psicologi del Veneto

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