La sensazione di sentirsi soli non dipende dal numero di relazioni sociali, ma da una sorta di modello interno. Per questo ci si può sentire da soli anche in mezzo alle altre persone.
Capita spesso di sentire persone che manifestano disagio e sofferenza legati a un profondo senso di solitudine che li accompagna nel loro vivere quotidiano. Eppure molte di queste persone sono pienamente inserite in una rete di relazioni sociali , tanto da farle sembrare ricche di contatti . Non sono sole, ma si sentono pervase da un sentimento di solitudine, accompagnato da tristezza e tante volte da rabbia.
-SOLITUDINE E MALATTIE
Psiche e corpo sono correlate. Spesso molti mali fisici derivano da sofferenze legate alla sfera psichica.
Nell’esperienza di solitudine provocata da un reale isolamento imposto dall’ambiente piuttosto che da altri fattori sociali e dalle circostanze della vita, bisogna intervenire per correggere o limitare la loro influenza. Sentirsi soli fa molto male , e non solo per il vissuto di emozioni e sentimenti che l’esperienza di solitudine genera, perché produce uno stato di malessere che coinvolge tutta la persona e il suo corpo esponendo a notevoli rischi di malattie fisiche , una vera e propria aggressione allo stato di salute. Numerose ricerche individuano nella solitudine una fragilità che fa ammalare di più perché rende meno efficiente il sistema immunitario, aumenta l’intensità e la persistenza degli stati di infiammazione e aumenta il rischio di morte del 14%. I ricercatori sono anche riusciti a mettere in evidenza la base genetica di questa fragilità , rinforzando l’importanza della relazione fra l’uomo, il suo ambiente e la plasticità del corredo genetico.
Questo sentimento deriva da modelli interni che si costruiscono dentro ognuno di noi dalle relazioni che la persona vive durante i primi anni, nell’infanzia.
Sentono che nel loro bisogno degli altri ci sia qualcosa di sbagliato, in realtà non vi è nulla di errato perché aver bisogno dell’altro sia per motivi emotivi o pratici è un bisogno essenziale dell’essere umano , sbagliato è il modo di padroneggiare questo bisogno.
Conta quindi ciò che si porta dentro di sé e in qualche modo l’intensità del desiderio di vicinanza all’altro.