Perché il tempo accelera quando si invecchia

Quando sei piccolo ogni momento della tua vita sembra non finire mai. Pensa a quando arrivava dicembre e di colpo mancavano solo 25 giorni a Natale. Meno di quattro settimane che però sembravano eterne. Poi il tempo accelera, oggi mentre scrivo siamo ancora a novembre ma sono sicuro che presto arriverà Natale e poi quasi senza che me ne accorga mi ritroverò senza giubbotto a godermi la primavera e sognare le vancanze estive.

Questo fenomeno non è dovuto alla piacevolezza del tempo.

 

Il tempo vola quando è piacevole

Quando ci si diverte il tempo sembra scorrere più velocemente. Quando ci si annoia invece non passa mai. In parte questa logica potrebbe spiegare il fenomeno citato sopra. Invecchiando il tempo accelera perché la vita diventa più piacevole. Difficile da credere e soprattutto difficile spiegare in questo modo, come mai scorrono via più rapide anche le cose brutte, dolorose o noiose.

Il tempo accelera quando ci si diverte e rallenta quando ci si annoia a qualsiasi età. Ma è un fenomeno che si applica solo ai casi particolari, non spiega il quadro generale.

Non è nemmeno un discorso di somiglianza. Alcuni studiosi credono che un’esperienza vissuta per la prima volta sembri più grande perché in quel momento il cervello fa attenzione a un numero infinito di dettagli. Via via che si ripete quell’esperienza, ci si concentra solo su alcuni elementi che nelle esperienze pregresse abbiamo imparato essere quelli fondamentali. Per questo la stessa esperienza sembra più piccola. Con una metafora è come se fare qualcosa per la prima volta significasse illuminare tutta la stanza, farla per la centesima puntare il fascio di luce esattamente su un punto. Nel primo caso la stanza è enorme, nel secondo piccola come un puntino di luce.

Perché il tempo accelera quando si invecchia

La spiegazione più solida sul come mai il tempo accelera quando si invecchia, parte da una considerazione molto ovvia: tutto è relativo.

Se guardiamo un albero ci sembra più grande tanto più vicini siamo a quell’albero. Più ci allontaniamo è più diventa piccolo. Con il tempo accade più o meno la stessa cosa.

Per un bambino di un anno, un anno è il cento percento della sua vita. Per uno di dieci anni, un anno corrisponde al dieci percento. Quando ne compie diciotto, quello stesso anno diventa il cinque virgola cinque percento del totale di vita vissuta. Crescendo gli anni sembrano sempre più piccoli, come l’albero da cui ci allontaniamo.

Quando i genitori dicono che i loro figli sono cresciuti in un lampo intendono proprio questo. È difficile da capire, perché prima di provare abbiamo solo il nostro punto di vista, cioè quello del figlio. A noi sembra che l’infanzia e l’adolescenza siano durate un periodo infinito e sorridiamo quando sentiamo dire ai nostri genitori che non è così. Invece abbiamo ragione entrambi.

Aspettare 24 giorni l’arrivo di Natale quando sia ha 5 anni è come aspettare qualcosa per un anno quando si hanno 54 anni. La stessa durata sembra molto maggiore per un bambino di quanto non sembri ai suoi genitori. Detta in percentuali, quando hai 5 anni, un anno è il 20% della tua vita, quando ne hai 50 un anno è solo il 2%, per forza sembra più rapido.

Questa è la spiegazione che dà Paul Janet