Ogni volta che soffro per qualcuno gli regalo il controllo su di me

Ogni volta che un legame di amicizia o d’amore va male soffriamo. È normale, se non soffrissimo vorrebbe dire che non ci importa e che forse non ce n’è mai importato.

La sofferenza è una reazione fisiologica che risponde alla discrepanza tra i nostri desideri e la realtà. Arriva quando non riusciamo più a sopportare che le cose non vadano come vorremmo e come ogni altra sensazione corporea, anche la sofferenza è un messaggio.

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La mente inganna, il corpo no

La mente è sempre più forte del corpo perché può giocare con la realtà e trasformarla in ciò che preferisce.

Facciamo degli esempi.

Lavori senza tregua da un mese, la tua mente ti avvisa che sei stanco proprio a causa dello stress lavorativo, ma tu non la ascolti e decidi che la stanchezza è legata al cambio di stagione e può essere risolta con qualche integratore.

La relazione con il tuo partner non va bene, litigate spesso e non riesci a ricordare quando è stata l’ultima volta che avete trascorso del tempo assieme con amore. La colpa è di tutti e due ma la tua mente decide che tu non c’entri niente, è il tuo partner che non si comporta come dovrebbe.

La mente inganna, il corpo no. Se il corpo è stanco, è stanco e basta. Qualsiasi interpretazione darà la nostra mente a quella sensazione per esso è irrilevante. Il corpo è verità oggettiva, misurabile. La mente invece specula ed è capace di costruire infinite realtà soggettive.

Cosa significa soffrire per qualcuno

Quando soffriamo per qualcuno lo facciamo con il corpo e con la mente. Il corpo produce una sensazione di malessere fisico e la mente riempie quel malessere di mille interpretazioni.

Soffrire a causa di qualcuno vuol dire scegliere di interpretare la realtà in modo che ci faccia male, e in modo che il colpevole di quel dolore sia una persona specifica.

Sicuramente c’è del vero in questa interpretazione, ma altrettanto sicuramente quella persona non è la sola causa della nostra sofferenza.

Facciamo un esempio dove la colpa sembra ovvia, il caso in cui scopriamo che il nostro partner ci tradisce. Se per noi la fedeltà è un valore fondamentale, allora la svalutazione del partner dovrebbe essere tale da farcelo abbandonare senza rimorso né rimpianto. Invece ci fissiamo, cerchiamo di capire dove abbiamo sbagliato, quando è successo, chi è la sua amante e altre informazioni irrilevanti per superare la situazione e utili solo a restare impantanati in una spirale di dolore e frustrazione per non poter cambiare la realtà.

Non dico che scegliere questi pensieri sia una scelta consapevole, anzi. Nascono in automatico e non possiamo farci nulla. L’unica cosa su cui possiamo agire è il nostro comportamento.

Pensiamo veramente di poter cambiare i fatti con le parole? Discutere e capire il perché di un tradimento può cancellare il fatto di essere stati traditi?

I casi sono due. O possiamo sopportare la consapevolezza di essere stati traditi o non possiamo. Se non possiamo la cosa peggiore da fare è restare imprigionati in mille pensieri inutili.

 

Ogni volta che soffro per qualcuno gli regalo il controllo su di me

Dopo un certo periodo di sofferenza fisiologica, dobbiamo andare avanti. Se non lo facciamo allora regaliamo a quella persona il controllo sulla nostra vita e ci impediamo di godere di tutta quella felicità che ci sta intorno ma che lasciamo scivolare via.

Ci sono persone che mettono in moto piani ingegnosissimi per riconquistare il partner o la partner e non capiscono che sono tutte energie buttate al vento. Ripristinare una situazione che è terminata con il collasso della relazione non ha senso. È solo il sintomo della sofferenza che controlla il tuo raziocinio e le tue azioni.

Solo andando oltre quel dolore ritroverai la tua libertà.