Ultimamente i pazienti che si rivolgono a me hanno le idee molto chiare sulla natura e la definizione del loro male.
Tramite internet sono in grado di riconoscere nei propri sintomi questa o quella sindrome, in modo molto preciso e accurato. Grazie alla meticolosità con cui studiano il proprio caso, riescono molto spesso a rovinarsi la vita.
Farsi l’autodiagnosi è molto pericoloso
Partiamo da un cliché molto noto: le persone che appena hanno qualche minimo acciacco fisico, vanno sui siti di medicina per farsi la diagnosi. Ovviamente, queste persone scoprono quasi sempre di avere malattie gravissime e i giorni contati. Si spaventano a morte per qualche sciocchezza molto banale. Ma finché si tratta di disturbi medici, il problema non è molto grave. Nella peggiore delle ipotesi il paziente si recherà dal medico che gli farà degli esami e capirà esattamente se e quale malattia ha. Probabilmente verrà mandato a casa perché sta benissimo.
Quando parliamo di disturbi psicologici lo scenario invece è molto più catastrofico.
Le profezie che si auto avverano
Stai attraversando un periodo difficile. Non ti senti bene né in pace con te stesso. Cerchi su internet delle malattie mentali capaci di descrivere il tuo malessere. Ne trovi una che sembra proprio aderire a quello che provi. Perfetto.
La mente umana è talmente potente che quando si mette in testa qualcosa riesce a renderla reale. Cioè se decidi che sei una persona ansiosa lo diventerai. Perché farai attenzione a certe cose invece che ad altre e ogni volta avrai la tua piccola conferma. Si chiama profezia che si auto avvera.
Usare l’autodiagnosi per giustificare il proprio comportamento
Una volta deciso quale malattia mentale ti appartiene, puoi usarla per giustificare le tue azioni. Cioè, se hai scoperto di essere ansioso allora è normale non avere voglia di fare certe cose. Evitarle con l’alibi di essere troppo malato per affrontarle. Puoi anche farti compatire. Perché tu non vorresti avere quel problema che ti attanaglia, vorresti essere libero di vivere senza il limite del tuo disagio mentale.
Se non fosse per l’ansia potresti fare un sacco di cose.
Il gioco ti sfugge di mano
Più tempo passi dentro la convinzione di avere un problema e più sarà difficile liberartene. In generale come ho già detto in questo ARTICOLO, parlare molto di un problema è il modo migliore per renderlo più grave. Per questo molte terapie che fissano l’attenzione solo su quello che non va, invece di concentrarsi su cosa funziona, sono deleterie.
Più vero e più grave, il tuo problema ora controlla la tua vita. Era una diagnosi ingenua che ti eri fatto, adesso sei tu.
Non aggrapparti a nessuna idea, smetti di definirti
Darsi delle etichette non serve a niente. È una cosa utile solo al clinico che deve aiutarti. Lui con il distacco del ruolo e la sua professionalità può tentare di definire e inquadrare il tuo problema perché sulla base di ciò procederà a stabilire come risolverlo.
Ma tu non hai questa necessità, quindi non farlo. Inutile decidere che sei ansioso. È una scelta che può solo nuocerti.
Liberati dalle definizioni e goditi la vita con la libertà di farti sorprendere da ogni situazioni nuova. Perché potrai affrontarla senza avere dei pregiudizi su te stesso.