Sono tanti i fattori che influenzano la persona, ma soprattutto c’è la famiglia. Le relazioni principali sono infatti quelle familiari in cui troviamo le nostre radici dalle quali prendiamo le nostre risorse nel bene, e nel male sono quelle ferite che eventualmente dobbiamo curare. La famiglia non è un posto ideologico, non è un paradiso, ma è dove noi possiamo ricevere il meglio, il più, rispetto al nostro sviluppo, ma anche il luogo delle ferite più gravi e più dolorose. È una realtà radicale che può darci gioie e sofferenze. Lo studio della famiglia con le altre conoscenze è molto importante specialmente quando rimaniamo nella fase di crescita dell’individuo. La famiglia è importante quando parliamo di minori e sarebbe un approccio errato capire un minore o prenderci cura di lui prescindendo dalle sue relazioni familiari. Quasi sempre si interviene a livello familiare per poter lavorare con un minore. Come minimo c’è bisogno di capire come egli viva all’interno del suo contesto familiare. La famiglia è una dimensione importante per capire ciascuno di noi e capire gli altri. È lì che si fonda la capacità relazionale dell’individuo. Non si determina, ma vi sono i punti di partenza con cui impariamo a relazionarci con il mondo e con le persone. È molto utile per migliorarci e aggiornarci.
La famiglia è infatti il microsistema alla base della nostra società e il primo luogo in cui una persona entra in relazione con gli altri essere umani. L’impatto della famiglia sull’individuo è quindi molto importante perché il sistema di valori e l’interazione tra i soggetti che compongono il nucleo andranno a incidere anche sulle relazioni al di fuori della famiglia stessa. È infatti grazie agli affetti, all’educazione impartita e al modo in cui si è considerati in famiglia che i soggetti creano un’idea di se stessi che poi proietteranno anche all’esterno e che lo guideranno anche nella relazione con gli altri. La famiglia è nell’immaginario comune il luogo in cui le persone dovrebbero più sentirsi a loro agio, quel nido sicuro in cui rifugiarsi sempre, quell’insieme di persone su cui dovresti poter contare qualsiasi cosa succeda. Tuttavia, questa è una concezione piuttosto moderna di famiglia, legata all’idea di amore, comunione e accettazione; tradizionalmente, invece, il concetto di famiglia è legato esclusivamente al rapporto di parentela e alla continuità tra una generazione e l’altra; purtroppo, l’essere “sangue del proprio sangue” non è sempre sinonimo di amore e vicinanza, sebbene lo sia per molte famiglie. È per questo motivo che oggi si discute molto di cosa si intenda per famiglia: con la fine del modello patriarcale, il riconoscimento del divorzio e dei diritti della comunità LGBT e l’emancipazione femminile, si sono creati dei modelli di famiglia molto più fluidi, diversi dalla famiglia così detta tradizionale, che includono famiglie allargate oppure due genitori dello stesso sesso. C’è chi ritiene che la famiglia sia solo quella composta da un padre e una madre e dei figli, mentre chi pensa che ogni nucleo in cui si crea un rapporto di amore duraturo, di tolleranza, di valori e di rispetto reciproco sia di fatto una famiglia. In questo secondo caso, quindi, la famiglia evolve e cambia nel tempo.