LA PSICOTERAPIA INTEGRATA: Il modello “Evidence-Based Practice” (EBP)

L’orizzonte è quello di una transizione da una cura centrata sulla teoria a una psicoterapia centrata sul paziente, che non vuol dire affatto fare a meno delle teorie ma utilizzarle in relazione a una prassi operativa che deve essere declinata in relazione alle situazioni da affrontare.
Anche perché le responsabilità sociali della psicoterapia sono crescenti: un numero sempre maggiore di persone si affida a queste cure e noi ne rivendichiamo l’utilizzo e la disponibilità nei contesti pubblici. Il panorama e l’evoluzione dei bisogni sociali è tale che è del tutto anacronistico considerare la psicoterapia una cura di nicchia privatistica piuttosto che un trattamento di elezione per molti. Considerando anche che i nuovi “Livelli Essenziali di Assistenza”, ovvero le prestazioni che lo Stato si impegna garantire ai cittadini, contemplano la psicoterapia per tutti coloro che ne hanno bisogno.
In questo orizzonte il libro che avete tra le mani è uno strumento prezioso, frutto del lavoro di molte colleghe e colleghi di chiara fama e di provata esperienza, che mi fa molto piacere presentare. Facendo riferimento a modelli teorici consolidati come la teoria dell’attaccamento e al ruolo della relazione terapeutica offre uno scenario di integrazione tra teorie e tecniche diverse basato sulle evidenze, per offrire concretamente la possibilità di un agire appropriato al professionista.
Il mio augurio è che questo non sia solo un importante strumento applicativo pratico ma anche un significativo percorso di riflessione per legare teorie e operatività in modo flessibile e in relazione all’obiettivo primario: aiutare la persona, le persone, che a noi si rivolgono. (D.Lazzari)

Per la prima volta in Italia il modello integrato basato su (EBP).

Questo testo introduce per la prima volta in Italia il modello integrato in psicoterapia basato sull’Evidence-Based Practice (EBP). Il modello integrato EBP in psicoterapia è il risultato finale della ricerca in psicoterapia sull’esito e sul processo e si basa su 3 aspetti chiave: Tecniche Evidence-Based: l’utilizzo di tecniche Evidence-Based aggiornate, provenienti da orientamenti diversi (sistemico, cognitivo, comportamentale, psicodinamico, psico-corporeo), specifiche per diagnosi e sintomatologia, applicate in una logica stepped-care (Bower, Gilbody, 2005).

Alleanza terapeutica: lo sviluppo di una relazione con il paziente che promuove l’alleanza terapeutica, attraverso tecniche di riparazione del rischio di rottura dell’alleanza, all’interno di una prospettiva di lettura della relazione terapeutica basata sulla teoria dell’attaccamento.

Personalizzazione: la personalizzazione del trattamento in base alle preferenze/bisogni del paziente, utilizzando i feedback di esito e di processo della terapia in ogni seduta, mediante un approccio collaborativo basato su una prospettiva di “epistemic trust” (Fonagy, Campbell, 2017).

La Storia della ricerca in Psicoterapia

La storia della ricerca in psicoterapia (Braakmann, 2015) è articolata in quattro fasi:

  • Prima fase (1920-1954): i fenomeni delle pratiche cliniche private divennero oggetto di indagine scientifica e fu “inventata” la ricerca di base sui risultati;
  • Seconda fase (1955-1969): furono sviluppati i disegni di ricerca prepost-follow-up e si introdussero le metodologie basate sui trial clinici randomizzati (RCT) per verificare il rapporto di causa effetto tra le tecniche e gli outcome. In questa fase si iniziò a parlare di “tecniche” e non più solo di teorie: le tecniche rappresentavano l’espressione pratica 14 della psicoterapia, ovvero cosa fa nella pratica clinica il terapeuta con il paziente. In questa fase si iniziò a descrivere le tecniche nei protocolli clinici di trattamento testati negli RCT;
  • Terza fase (1970-1983): si introdussero le meta-analisi come metodologie statistiche utili per sintetizzare le ricerche basate sugli RCT e produrre linee guida per il trattamento. Inoltre, in questa fase si sviluppò la ricerca dedicata al comprendere come incrementare l’alleanza terapeutica, che fu identificata come fattore comune alle diverse psicoterapie e aspetto fondamentale per l’efficacia; r quarta fase (dal 1984 a oggi): è caratterizzata dalla necessità di superare la limitazione dell’applicazione dei risultati degli RCT nella pratica clinica (l’efficacia di un trattamento risultante da un RCT si riduce in modo drastico nella pratica clinica). All’interno di questa fase vengono testate e sviluppate le metodologie stepped-care di trattamento e l’utilizzo dei feedback di esito e di processo in psicoterapia, aspetti centrali del modello EBP in psicoterapia.

Il modello integrato EBP in psicoterapia nasce come risposta a un bisogno/domanda centrale del professionista, operatore sanitario, psicologo-psicoterapeuta: come affrontare e risolvere il problema psicologico/psichiatrico del paziente in modo efficace (remissione dei sintomi al termine del trattamento e nel lungo periodo dopo la fine del trattamento) ed efficiente (raggiungere i risultati del trattamento nel minore tempo possibile, massimizzando il rapporto costi/benefici). In Italia, da quando lo psicologo è diventata una professione sanitaria1 questo bisogno/domanda è diventato anche una richiesta dello Stato italiano al professionista psicologo-psicoterapeuta, sia quando presta servizio in una struttura pubblica che quando esercita come libero professionista. Infine, questa domanda/bisogno è anche sostenuta da un cittadino-utente-paziente che vuole essere sempre più informato e partecipe attivamente al processo di cura in ambito sanitario, compreso l’ambito psicologico/psicoterapico.

  1. Il 22 dicembre 2017 il Senato della Repubblica ha convertito in legge il DdL Lorenzin “Delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali, nonché disposizioni per l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute”, che prevede all’art. 7 (Ordinamento delle professioni di biologo e di psicologo), punto 4. All’articolo 1 della legge 18 febbraio 1989, n. 56, è premesso il seguente: “Art. 1 (Categoria professionale degli psicologi) – 1. La professione di psicologo di cui alla presente legge è ricompresa tra le professioni sanitarie di cui al decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 13 settembre 1946, n. 233, ratificato dalla legge 17 aprile 1956, n. 561”. La professione di psicologo è annoverata tra le professioni sanitarie, attraverso cui si dà piena applicazione all’articolo 32 della Costituzione Italiana.

Partendo da questa premessa, tenuto conto che è quindi cruciale formare psicoterapeuti capaci di erogare prestazioni efficaci/efficienti ai loro pazienti, questo volume descrive per la prima volta per il lettore italiano la formazione in psicoterapia secondo il modello integrato EBP in psicoterapia. Nello specifico questo volume è dedicato alla formulazione del caso clinico e alla gestione della relazione terapeutica, improntata all’alleanza terapeutica, secondo il modello integrato EBP in psicoterapia descrivendo il percorso formativo per lo sviluppo delle abilità e competenze. Nel capitolo 1 verrà descritto in modo dettagliato il modello integrato in psicoterapia basato sull’approccio EBP. Nel capitolo 2 e 3 verrà descritta la prospettiva dell’attaccamento come riferimento per la formulazione del caso clinico e per l’analisi della relazione terapeutica. Nel capitolo 4 verranno descritte le tecniche di mentalizzazione per la promozione dell’alleanza terapeutica.

Nel capitolo 5 verrà approfondito l’effetto del trauma sulla relazione terapeutica e le tecniche di intervento sul trauma. Nel capitolo 6 verranno integrati gli aspetti descritti nei capitoli precedenti, dal 2 al 5, per descrivere come sviluppare la formulazione del caso clinico del paziente in un’ottica relazionale. Nel capitolo 7 verrà approfondita nello specifico l’applicazione della tecnica TMI per la gestione della relazione terapeutica nei pazienti con disturbo di personalità. Nel capitolo 8 verrà descritto il protocollo 3RS per intervenire e riparare i rischi di rottura dell’alleanza terapeutica. Nel capitolo 9 verrà descritta la modalità di utilizzo dei feedback del paziente in psicoterapia.

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