Intelligenza emotiva e paura: la paura è una postina che ti recapita un messaggio

La paura è un’emozione primaria e come tale ci invia, a livello inconscio, dei messaggi. Devi sapere che ogni emozione è correlata alle attività della tua mente e ogni emozione dirige, organizza, amplifica e modula la tua attività cognitiva. L’emozione della paura, che ha origine nella parte più profonda del nostro cervello, il sistema limbico, è un modo dell’inconscio di segnalare che siamo dentro, davanti o vicino ad un pericolo e chiede, alla nostra consapevolezza, di agire. Quando l’emozione della paura cresce dentro di noi, ricerca, come risposta alla sua presenza, un’azione.

 

Intelligenza emotiva e paura: cosa chiede l’emozione della paura

La paura è tra le postine più antiche, è arcaica perché radicata profondamente dentro l’uomo, in quanto ha a che fare con l’istinto di sopravvivenza. Proprio perché è un’emozione, viene generata nel limbo, dove non vi è consapevolezza, ed è per questo che quando il messaggio di paura arriva ai nostri sensi, non è da noi controllabile. Da qui si innescano 3 tipi di reazioni molto rapide:

1 Fuga, che prevede di allontanarci dal pericolo;

2 Combattimento, ovvero mettere in atto un comportamento aggressivo per distruggere il pericolo;

3 Congelamento, restare immobili affinchè il pericolo si allontani da noi.

Fai attenzione, in quanto nessuno dei 3 comportamenti è più o meno utile, più o meno giusto, più o meno adeguato o migliore, devi sempre ricordarti di scegliere in base all’effettiva efficacia che una determinata risposta può avere in una specifica situazione.

Intelligenza emotiva e paura: cosa fare quando senti l’emozione della paura?

La strategia più efficace è quella di chiedersi di che cosa o di chi, si ha paura; solo comprendendo e dando parola a questa risposta si può definire quale pericolo temiamo. Una volta definito il pericolo, potremmo agire su di esso, ricominciare e attivare il naturale ciclo del cambiamento. Se ascolti la tua paura, la vedi, le dai traduzione, essa ti indicherà il pericolo su cui poi potrai agire, per distruggerlo e liberarti. In secondo luogo devi comprendere quanto è reale la paura che stai vivendo; perché se spesso siamo difronte ad un pericolo reale, autentico, tante altre volte invece abbiamo difronte paure parassite, ovvero false manifestazioni di pericolo infondate. Ma cosa succede quando non ascoltiamo e rispondiamo in modo corretto all’emozione della paura?

Quando non ascoltiamo questa emozione auto creiamo delle trappole su cui poi ci imbattiamo e ci aggrovigliamo nel corso del tempo, al punto da inficiare la nostra vita. Se l’inconscio avvisa che qualcosa non va, inviando messaggi per proteggerci dal pericolo, quando la nostra mente scappa ed elude tali invii, si innesca un flusso comunicativo differente. Inizia a far capo nella nostra vita l’ansia, una postina diversa, che ha lo scopo di farci pervenire il messaggio che non abbiamo voluto accogliere. Spesso però anche questa portatrice di messaggio non viene ascoltata dalla nostra consapevolezza. Esce allora la paura, ma anche in questo caso non apriamo. Finchè, dopo una serie di invii andati a vuoto, attraverso l’attacco di panico, l’ultimo postino che la paura usa, il messaggio ci viene recapitato e lo si accoglie anche contro il proprio volere.

Ricorda, se vuoi ritrovare il tuo benessere psicologico e fisico, impara a chiedersi di che cosa o di chi, hai paura; solo comprendendo e dando parola al pericolo che vivi inconsciamente, potrai agire su di esso, ricominciare da te e attivare il naturale ciclo del cambiamento. Psicologa Dr.ssa Ave Giada

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