Da un’analisi della letteratura scientifica di riferimento e della vigente normativa è possibile raccogliere i comportamenti predittivi nell’ambito della scuola.
È di grande importanza conoscere e identificare i segnali di rischio di possibili difficoltà di apprendimento a partire dalla scuola dell’infanzia.
I segnali di rischio sono rilevabili principalmente dall’osservazione diretta della persona in tutte le situazioni scolastiche ed è importante prestare attenzione quando il/la bambino/a:
- confonde i suoni
- non completa le frasi
- utilizza parole non adeguate al contesto o le sostituisce
- omette suoni o parti di parole – sostituisce suoni, lettere (p/b, s/z, v/f…)
- ha un’espressione linguistica inadeguata
- è goffo e impacciato nella coordinazione e nel gioco motorio
- ha poche abilità nella manualità fine, confonde la destra e la sinistra, il sopra e il sotto, ha difficoltà in compiti di memoria a breve termine
- ha difficoltà a imparare filastrocche e a giocare con le parole
- nelle sequenze, ad esempio confonde i giorni della settimana
- nell’orientamento spazio-temporale, ad esempio fa confusione temporale fra prima e dopo, ieri, oggi e domani
- nel gioco, ad esempio nel puzzle
- nelle relazioni con gli altri, ad esempio usa onomatopee o suoni durante l’esposizione
- nell’organizzazione del lavoro, ad esempio perde o rompe i materiali di lavoro ricorrendo a richieste esterne
Se si riscontrano difficoltà in queste aree è opportuno supportare adeguatamente il bambino proponendo attività di potenziamento nella aree più deboli e segnalare ai docenti della scuola primaria le difficoltà che permangono al momento del passaggio di grado scolastico.