Gli psicologi spiegano che: “La nostra società moderna è piena di eventi improvvisi (sirene, clacson, telefoni che squillano, allarmi, televisione, ecc.) che catturano continuamente l’attenzione e distraggono continuamente. Al contrario, gli ambienti naturali sono associati a suoni gentili e morbidi, consentendo al sistema di attenzione di essere pienamente in funzione, senza continue distrazioni. “(Atchley et al., 2012)
POTENZIAMENTO DELLA MEMORIA
La memoria a breve termine può essere migliorata del 20% camminando nella natura o anche solo guardando un’immagine di un paesaggio naturale.Marc G. Berman e colleghi dell’Università del Michigan hanno voluto testare l’effetto dello scenario naturale sulla funzione cognitiva (Berman, Jonides & Kaplan, 2008).
Ai partecipanti dello studio è stato assegnato un compito di 35 minuti che prevedeva la ripetizione in ordine inverso di sequenze numeriche.Dopo questo compito, i partencipanti andavano a fare una passeggiata, un gruppo in un bosco e l’altro in una strada trafficata della città.
Ognuno di loro ripeva il test della memoria dopo la passeggiata.
I risultati hanno mostrato che le prestazioni delle persone al test sono migliorate di quasi il 20% dopo aver camminato in natura. A confronto, quelli che erano usciti per una passeggiata in strada non hanno mostrato miglioramenti.
MAGGIORE SENSO DI APPARTENENZA
Un piccolo studio su un campione di 10 bambini ha scoperto che coloro che trascorrono più tempo all’aria aperta provano un senso maggiore di appartenenza al mondo e alla terra.
Stare all’aperto ha anche migliorato l’apprezzamento della bellezza da parte dei bambini.
Questi bambini mostravano maggiore consapevolezza del colore, della simmetria e dell’equilibrio in natura, oltre a mostrare maggiore immaginazione e curiosità.
…MEGLIO QUINDI UNA PASSEGGIATA IN NATURA O IN CITTA’?
Un altro studio ha valutato l’impatto dell’esperienza della natura sull’affetto e sulla cognizione. Sessanta partecipanti effettuavano una passeggiata di 50 minuti in un ambiente naturale o urbano a Stanford, in California. Prima e dopo la loro passeggiata, i partecipanti hanno completato una serie di valutazioni psicologiche sul funzionamento affettivo e cognitivo.
E’ emerso che rispetto alla passeggiata urbana, la passeggiata nella natura ha prodotto benefici affettivi (diminuzione dell’ansia e della ruminazione, conservazione del tono dell’umore positivo) e benefici cognitivi (aumento delle prestazioni della memoria di lavoro).
Questo studio estende la ricerca precedente dimostrando ulteriori benefici dell’esperienza della natura sull’affetto (ovvero degli stati emotivi interiori) e della cognizione; attraverso test di valutazioni di ansia, ruminazione e memoria di lavoro