I 5 benefici psicologici che si nascondono dietro ai LEGO

Lo Sapevi?

 

L’invenzione di questi splendidi mattoncini è dovuta ad un falegname della Danimarca meridionale. La sua modesta impresa familiare, fuori da ogni presupposto crebbe fino a diventare niente di meno che uno dei maggiori produttori di giocattoli del mondo.

Ebbene, che giocare sia fondamentale per condurre un’infanzia serena già lo sapevamo ma Maria Teresa Mata, celebre psichiatra, afferma: “Le costruzioni di LEGO stabiliscono delle connessioni ad un livello nuovo.

Quando iniziamo ad unire i mattoncini, la creatività e l’immaginazione, insieme con il lavoro manuale, innescano dei processi mentali che aiutano l’osservatore a ottenere una conoscenza più profonda dell’individuo”.

Oltre ad essere quindi un’attività che favorisce la comprensione dei problemi,  giocare a costruire ecc, aiuta anche a comprendere meglio se stessi e i propri meccanismi mentali.

Vi sono principalmente 5 benefici psicologici dietro a questo apparentemente semplice gioco:

 

  • LEGO per coaching aziendale:

Ci avete pensato mai? Avete letto bene. Utilizzare i LEGO come strumento e mezzo in questo mondo del coaching aziendale è uno dei principali benefici in quanto si parla di costruzione e rappresentazione di idee che combacia esattamente con la politica del coaching generando così un’elevata quantità di informazione rispetto alla norma. è stato brevettato il Metodo LEGO SERIOUS PLAY, nonché uno strumento che tutti gli HR, i business coach o i coach aziendale dovrebbero tenere sul proprio comodino.

Pensato per facilitare processi di comunicazione e strategie annesse ha l’ obiettivo di favorire il pensiero creativo delle persone attraverso attività di team bulding basate sull’utilizzo di questi mattoncini colorati appunto per creare metafore della propria identità organizzativa e delle proprie esperienze.

I partecipanti lavorano attraverso scenari immaginari utilizzando i mattoncini LEGO, per questo motivo questo tipo di attività viene definito “gioco serio”.

  • Smantellamento di limiti inconscienti e risoluzione del problem solving:

Il secondo beneficio (a mio parere uno dei fondamentali) è proprio questo.  Risolvere problemi, semplici o complessi, è una competenza per tutti noi e le nostre limitazioni in quanto inconsce non ci lasciano fare quello scatto in avanti e di conseguenza, non ci evolviamo.

Non tutti i giochi pongono il bambino di fronte ad un “problema”: un gioco di costruzioni richiede una progettualità, ma anche la capacità di immaginarsi l’oggetto finale manipolando mentalmente i materiali e le procedure.

Può sembrare semplice, ma il passaggio è altamente complesso!

Allo stesso modo, un gioco immaginativo richiede un ripensamento degli oggetti, dell’ambiente, dello spazio-tempo ludico e di una serie di altre variabili. Tanto più i materiali che utilizziamo sono semplici, quanto più l’immaginazione dovrà dare fondo alle sue risorse.

I LEGO, grazie alla sterminata mole di mattoncini disponibili e alla possibilità di combinarli per creare qualsiasi oggetto o figura, si collocano senza dubbio tra i migliori giochi per stimolare il problem solving.

Questo vantaggio è dovuto alla loro lunga storia, alla costante innovazione tecnologica e all’intuizione geniale dei mattoncini da incastrare.

 

  • Permette la realizzazione di connessione tra livelli diversi:

Sempre secondo Maria Teresa Mara, giocare con i LEGO, permette al bambino di connettersi tra livelli diversi.

Vediamolo in dettaglio: quando cominciamo ad unire i mattoncini, l’ inventiva, l’immaginazione, insieme al lavoro manuale, innescano dei processi mentali che aiutano l’osservatore a ottenere una conoscenza più profonda dell’individuo.Cosicché, grazie alla costruzione, si raggiungono nuovi livelli comunicativi con se stessi e con gli altri.

Questo avviene naturalmente ed è un metodo  comodo in quanto, se si propone questa tecnica ad un gruppo di colleghi, famigliari, amici ecc, molta informazione nascosta nella vita quotidiana, lavorativa e non, viene resa visibile.

I giochi di costruzione in generale, permettono a ciascun soggetto di mostrare agli altri come percepisce il mondo intorno a sé. Permette di manifestare, dunque, i punti di vista di ciascun individuo ottenendo un maggior incentivo al dialogo e all’empatia.

  • Nuovi messaggi e quindi nuove soluzioni

I messaggi che si ricevono quando si utilizzano tecniche di questo genere sono rapidi e lampanti.

Si creano tramite un’unità di idee e creatività.

Grazie a queste nuove connessioni si riesce ad esprimere sé stessi, esprimere concetti fino a quel punto astratti ma soprattutto ad aumentare la quantità di informazioni che riceviamo che, altrimenti rimarrebbe inosservata.

Tutte queste informazioni, si traducono in messaggi ben chiari che stimolano la nostra intelligenza, motivandoci così a trovare nuove soluzioni a problemi preesistenti o anche generati al momento.

 

  • Dare un senso all’astratto

Quando si parla di intelligenza emotiva, si intende la capacitò di riconoscere, utilizzare, comprendere e gestire gli stati d’animo e le emozioni altrui. Facendo ciò, si da sfogo alla conoscenza implicita che è stata “installata” durante la vita dello stesso individuo. Questo porta a costruire, di conseguenza, nuove idee, nuovi scenari e ci si proietta come in un’altra dimensione. Facendo ciò si raggiunge un vasto campo per esprimere l’astratto e semplificare ciò che invece è complesso.

 

 

 

La creatività è contagiosa. Trasmettila.”
(Albert Einstein)