La genitorialità è un traguardo speciale per ogni coppia.
Tuttavia in questo periodo storico sta dilagando una filosofia un po’ svirgolata che si oppone alla genitorialità. Gli assunti alla base di questa dissidenza sono molto semplici e chiari, di conseguenza convincenti. Fare un figlio rappresenta un investimento enorme nella vita di chiunque, apre la necessità di fare compromessi e limita la libertà personale. Siccome il periodo in cui si può pensare di avere un figlio coincide pressapoco con il periodo in cui raggiungiamo l’autonomia economica e sociale, molti reputano molto più seducente godersela o investire sul lavoro anziché mettere al mondo una nuova vita.
Statisticamente molti di quelli che fanno questa scelta poi la rimpiangono. Perché un figlio è meglio di un soggiorno alle terme, di una macchina nuova, di un abbonamento a Sky, di una serata tra amici di 40 anni, di avventurarsi dentro una nuova storia di sesso e tutte di tutte le altre cose che un buon lavoro e la libertà possono garantire.
Accanto a chi un figlio non lo vuole, c’è chi un figlio non può averlo. Queste persone attraversano un tunnel di emozioni molto complicato.
Cosa succede quando non riesci ad avere un figlio
#1 La prima reazione è il rifiuto. Nonostante i numerosi tentativi falliti di restare incinti, chi si trova in questa situazione è molto bravo a correggere l’evidenza dei fatti con retropensieri più o meno fantasiosi. Stress, discordanza negli orari, persino discordanza emotiva e tutto quello che serve per stare meglio nell’immediato viene pensato.
#2 Poi arriva la fase razionale. Ci si informa, si fanno gli accertamenti necessari e si scopre se c’è qualcosa che non va e cos’è. Se effettivamente ci sono dei problemi ecco arrivare la terza fase.
#3 Sconforto. La reazione immediata dopo la scoperta medica della difficoltà della coppia a concepire è una bella mazzata. Molte coppie non reggono l’urto. Il partner con le difficoltà si sente inadeguato e l’altro è deluso, questa situazione è una bomba che richiede grande sensibilità per essere gestita e superata. È buona norma in questo frangente consultare uno psicologo.
#4 Risoluzione dei problemi. Siccome non viviamo più nel 1800 è probabile che il problema di fare figli possa essere risolto con la procreazione medica assistita (PMA). Basta leggere la PMA come opportunità non come condanna. Non è facile e infatti la psicologia si occupa sempre più spesso sostenere coppie che affrontano questo percorso.
L’Ordine degli Psicologi del Veneto, nel primo Premio Innovazione in Psicologia ha addirittura assegnato una borsa di studio al progetto della Dott.ssa Daniela De Cesario, “Cercando un figlio”. Il merito di questo progetto è stato quello di porre l’attenzione sulle necessità delle coppie che intraprendono il percorso della procreazione medica assistita e sistematizzare un modello di intervento per supportarle. Tutto questo è veramente importante.
In questo video sono state raccolte le testimonianze di tre donne, Monia, Laura e Jenny che hanno ricercato la maternità con questa tecnica, nella speranza di essere d’aiuto a tutte le coppie che decidono di intraprendere questo percorso