Non esiste il terapeuta perfetto, esiste solo il terapeuta perfetto per te. Come in tutte le relazioni anche in quella clinica è indispensabile che ci sia compatibilità tra le persone coinvolte.
Se bastasse trovare la persona giusta, lo psicologo sarebbe uguale all’amico, invece la differenza è enorme. Il terapeuta dev’essere un interlocutore confortevole – dovete affidarvi a lui – ma nello stesso tempo preparato per aiutarti. Alcuni lo sono più di altri.
Quali sono le differenze tra un bravo e un cattivo terapeuta?
Onestà.
Bravo terapeuta: capisce quando non è in grado di aiutarti e ti indirizza a un altro professionista più in linea con le tue esigenze.
Cattivo terapeuta: ti prende in carico senza chiedersi cosa sia meglio per te.
Competenza.
Bravo terapeuta: ha già affrontato casi simili al tuo e ha accumulato esperienza nel trattamento del tuo disagio. Il suo sforzo sarà conoscere a fondo la tua persona. In questo modo può programmare un piano terapeutico che integri le tecniche d’elezione utilizzate per fronteggiare il tuo specifico problema, con la tua storia personale.
Cattivo terapeuta: non ha mai lavorato nell’ambito per cui chiedi aiuto. Rischi che affronti il tuo problema utilizzando delle tecniche privilegiate in altre situazioni.
Ascolto.
Bravo terapeuta: investe il ruolo di ascoltatore attivo. I suoi interventi sono mirati ad approfondire gli aspetti rilevanti del problema e restringere progressivamente il campo d’indagine.
Cattivo terapeuta: ascoltatore passivo. Durante il colloquio non interviene mai se non per riassumere il contenuto della seduta.
Aggiornamento.
Bravo terapeuta: è aggiornato sulle ultime tecniche diagnostiche e terapeutiche. La psicologia è molto giovane, per questo la teoria e la pratica psicologica si aggiornano molto rapidamente.
Cattivo terapeuta: non è aggiornato sulle ultime tecniche diagnostiche e terapeutiche. L’esperienza è molto importante ma non è sufficiente a garantire un aiuto efficacie.
Sensibilità.
Bravo terapeuta: stiamo parlando dell’essere umano in tutte le sue sfumature. Il bravo terapeuta sa guardare oltre l’approccio meccanicistico (o standard) e affronta il disagio del paziente con la sensibilità necessaria alla comprensione di un individuo.
Cattivo terapeuta: applica le tecniche terapeutiche in modo automatico e standard.
Questo brevissimo elenco schematico non pretende di analizzare il problema a fondo. Si presenta come una checklist minima per aiutare i non addetti ai lavori a capire se possono iniziare una terapia o farebbero meglio a cercare aiuto altrove.
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