DECALOGO PER GENITORI E INSEGNANTI DI ADOLESCENTI

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Ci si lamenta sempre più dei “ragazzi di oggi”: adolescenti senza testa, fuori controllo, al limite, giovani problematici.

Ed è spesso immancabile il conseguente riferimento ai tempi passati, ai giovani che noi, adulti‐di oggi, eravamo stati: “Sì, ci divertivamo, ma erano rari i comportamenti che invece ora si vedono così assiduamente. Noi, giovani di “ieri”, eravamo diversi”. Sì, eravamo “diversi” e il bullismo, ovvero le condotte di presa in giro, prevaricazione, denigrazione, aggressione fisica e/o verbale, non erano così frequenti e all’ordine del giorno come lo sono oggi” (tanto da rendere i progetti di prevenzione al bullismo tra i più richiesti nelle scuole).

Ma i giovani di oggi sono i figli degli adulti di oggi.

Cosa sta succedendo, quindi, a questi adulti, per cui i nostri ragazzi sono così fuori controllo?

“Una volta” le regole erano implicite, si sapeva che c’erano senza che venissero dette. Bastava uno sguardo del papà per riconoscere di non superare un limite e guai a portare a casa un rimprovero dei docenti: per i genitori la parola della scuola era legge.

Se quello era un estremo che si cerca di non riproporre ai propri figli, ciò che si tende a fare oggi è di muoversi nell’estremo opposto, quello del lassismo, del lasciar fare, riflesso della fragilità degli adulti che non sanno più cosa significhi essere adulti.

I comportamenti di cui tuttora i ragazzi si fanno portatori prendono il nome di “trasgressioni“, ma queste, che di fondo sono sane, fisiologiche e necessarie nella vita ed evoluzione di un ragazzo (soprattutto in quella fascia d’età, dai 9-10 anni della preadolescenza fino ai 19-20 anni dell’adolescente, che oggi si potrai sempre più avanti), possono anche essere gravemente al limite.

Quali possono essere le linee guida per l’adulto che ha a che fare con figli preadolescenti/adolescenti?

DECALOGO PER L’ADULTO CHE DEVE FARE L’ADULTO

Il ruolo degli adulti è di sostenere il ragazzo nel suo percorso evolutivo, aiutandolo a diventare un adulto sano ed equilibrato, in grado di impegnarsi per costruire la propria vita, affettiva, relazionale, lavorativa.

A seguire una linea guida da tenere a mente nel rapporto con il proprio figlio/alunno preadolescente/adolescente:

  1. SII UN RIFERIMENTO SANO

    anche se ti sembra che tuo figlio/il tuo alunno non ti guardi, tu sei per lui il fondamentale punto di riferimento. Cerca di essere un modello sano e centrato per lui, per quanto lui poi ti possa comunque attaccare.

  2. NON FARE L’AMICO

    di tuo figlio/dei tuoi studenti: i loro amici e le loro “BFF” ce li hanno già. Hanno bisogno invece di adulti a cui guardare per capire entro quali paletti muoversi.

  3. SII FLESSIBILE:

    a volte ti troverai ad essere più morbido, altre più rigido, come cambia tuo figlio, anche tu impara a cambiare e ad assumere il ruolo e la funzione che più in quel momento ti viene richiesta, evitando gli antipodi dell’essere “sempre” duro e severo o sempre libertino e aperto.

  4. DEFINISCI LE REGOLE:

    non darle per scontate ma definisce con il giovane perché lui sappia quali sono i paletti entro cui stare.

  5. NEGOZIA LE SANZIONI:

    le proprie azioni prevedono sempre delle conseguenze e più si cresce più i rischi sono alti. Le sanzioni sono educative, e non punitive, e servono per essere rispettate, così come la segnaletica stradale dei “70” impone il non superamento della stessa (e se prendi una multa non puoi arrabbiarti con nessuno se non con te stesso: la regola c’era).

  6. ASCOLTA

    tuo figlio, interessati a lui e rimani disponibile nei suoi tentativi di avvicinamento. Anche come docente, approfitta delle lezioni non solo per trasmettere dei contenuti che si possono trovare anche nel libro, ma per ascoltare i tuoi alunni, qualsiasi tema tu stia trattando, che si parli di Napoleone o dei Promessi Sposi.

  7. ACCOGLI

    le sue proposte ma valutale con lui senza bocciarle in partneza.

  8. RICONOSCILO

    nei suoi traguardi e successi ma anche nelle sue fatiche e nel suo impegno. Non scordarti le parole magiche: “Sono orgoglioso di te”, “Hai fatto un ottimo lavoro”, “Vedo quanto ti stai impegnando. Sono fiero di te”.

  9. SIATE IN DUE:

    che siate genitori separati oppure che siate ancora insieme, per lui rimarrete per sempre “coppia genitoriale”, mamma e papà. Confrontatevi su di lui e cercate di prendere le decisioni insieme, accordandovi su eventuali sanzioni e castighi da rispettare in entrambe le abitazioni.

  10. RESPIRA

    Quando raggiungi il culmine della tensione, anziché insultare vostro figlio/i tuoi studenti e scivolare in frasi e azioni impulsive e rrazionali, lascia passare qualche ora e riprendi il discorso in un momento di riacquisita tranquillità.

Per saperne di più su questo argomento, scarica il mio e-book gratuito “ADOLESCENTI FUORI CONTROLLO“. In questo testo potrai trovare trattate in maniera un po’ più approfondita, le seguenti tematiche:

  • Cosa significa “trasgredire” in adolescenza?
  • Cosa succede quando gli adulti di riferimento mollano?
  • Cosa dicono i giovani degli insegnanti?
  • Cosa dicono i giovani dei genitori?
  • Adulti: che adolescenti siete stati?
  • Adulti positivi di riferimento.
  • Decalogo per l’adulto che deve fare l’Adulto.

Buona lettura!

 

© DR.SSA ILARIA CADORIN

Psicologa n°9570 Albo Psicologi del Veneto

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