CRESCITA PERSONALE: IL RUOLO DELLE EMOZIONI POSITIVE

È facile accorgersi di provare emozioni negative, ma non è così scontato rendersi conto di quelle positive. Questo perché i loro effetti sono prevalentemente a lungo termine. Sapere che esperienze emotive positive permettono il miglioramento e la crescita personale, allargando il repertorio personale di abilità di pensiero e di azione, forse, porterebbe ad apprezzare molto di più i momenti, seppur piccoli, di positività giornalieri.

emozioni positive

La vita di ogni persona è costellata sia da esperienze che inducono emozioni positive, come la gioia, l’interesse, la contentezza e l’amore, sia da esperienze che ne inducono di negative, come l’ansia, la tristezza o la rabbia. Il bilancio tra queste due componenti sembra essere collegato al giudizio complessivo di benessere personale. (Diener, Sandvik e Pavot, 1991). Molto si è detto sulle influenze delle emozioni negative sugli stati e sui comportamenti delle persone, ma quali effetti hanno quelle positive?

A tal proposito, Fredrickson (2001) ha proposto un’interessante teoria che vede le emozioni positive come un mezzo per conseguire, a lungo termine, la crescita psicologica e il miglioramento del proprio benessere. Secondo la “Broaden and Build theory of positive emotions”, esperienze emotive positive sarebbero in grado di amplificare (broaden) il repertorio cognitivo e comportamentale delle persone e, in base a ciò, di provocare la costruzione (build) di risorse di tipo fisico (salute, longevità), psicologico (resilienza, ottimismo, creatività), intellettuale (conoscenza) e sociale (amicizia, supporto) (Pietrantoni, Prati, 2009), il tutto in un’ottica a lungo termine. Emozioni negative e positive avrebbero quindi ruoli complementari nel contesto dell’adattamento, le prime restringendo il campo dell’attenzione per la messa in atto di strategie di affrontamento delle situazioni, specifiche e con effetto a breve termine, le seconde allargando lo stesso campo, favorendo la crescita del bagaglio di competenze personali, più generali e durature nel tempo, utilizzabili nel futuro per fronteggiare al meglio circostanze difficili.

Le esperienze positive facilitano un approccio comportamentale complessivo che favorisce la tendenza all’agire nel proprio ambiente. Non avendo funzione di organizzazione di una risposta immediata e urgente, le emozioni positive permettono l’ampliamento dei repertori azione-pensiero collegati alle diverse situazioni in cui la persona si trova. La gioia, per esempio, sembra avere un ruolo in questo allargamento favorendo la voglia di giocare, il superamento dei propri limiti, la creatività. Questi impulsi sono infatti evidenti non solo nel comportamento sociale e fisico, ma anche nel comportamento intellettuale e artistico. L’ interesse, invece, crea il bisogno di esplorare e di cogliere nuove informazioni ed esperienze. La contentezza provoca proprio la voglia di assaporare le circostanze della vita attuale e integrare questi momenti in nuove visioni di sé e del mondo. L’orgoglio, quando segue successi personali, è collegato alla volontà di condividere la notizia del buon risultato con gli altri e di immaginare risultati futuri ancora migliori. L’amore, concettualizzato come un insieme di emozioni positive distinti esperite in contesti di sicurezza e di intimità relazionale, produce meccanismi ricorrenti centrati sul gioco, sull’esplorazione, sull’assaporare le esperienze in compagnia dei propri cari.

Queste diverse tendenze di giocare, esplorare, assaporare e integrare le esperienze, o di immaginare il futuro, rappresentano alcuni modi in cui le emozioni positive ampliano nelle persone le proprie modalità del pensare e dell’agire. L’effetto, spesso occasionale, dato dallo sperimentare un’emozione positiva, è un aumento nelle proprie risorse personali duraturo nel tempo, che fungono da riserve cui trarre in momenti successivi, in contesti di difficoltà, o quando ci si trova in stati emotivi più dolorosi.

In breve, la teoria broaden-and-build fornisce una nuova prospettiva sul significato adattativo ed evolutivo delle emozioni positive, attribuendo loro un ruolo molto più ampio rispetto al passato. Diventano veicoli per la crescita individuale e per la connessione sociale: costruiscono risorse inter-personali rendendo le persone stesse più capaci e, quindi, migliorandone il proprio stato di benessere in un’ottica rivolta al futuro.

Riassumendo, nella teoria presentata le emozioni positive risultano quindi essenziali per il funzionamento personale ottimale. Nello specifico, per l’autore permettono di:

  • ampliare i repertori di pensiero-azione;
  • attenuare le emozioni negative;
  • favorire la resilienza psicologica, ovvero la capacità di far fronte alle situazioni stressanti;
  • innescare un meccanismo a spirare che conduce a un maggiore benessere.

Dare importanza e spazio ai momenti positivi quotidiani è un investimento per il proprio futuro.

 

Fredrickson, B. L. (2001). The role d positive emotions in positive psychology: The Broaden-and-build Theory of positive emotions. America Psychologist, 56, 218-226.

Diener, E., Sandvik, E., & Pavot, W. (1991). Happyness in the frequency, not the intensity, of positive versus negative affect. In F. Strack (Ed.), Subjective well-being: An interdisciplinary perspective (119-139). Oxford, England: Pergamon Press.

Pietrantoni, L., & Prati, G., (2009). Psicologia dell’emergenza. Bologna: Il Mulino