Cos’è la Dismorfofobia?
Il termine dismorfofobia (Angoscia per la bruttezza immaginaria) è stato coniato nel 1891 dal medico Italiano Enrico Morselli e deriva dalla parola greca dysmorfia, che significa bruttezza: quindi, letteralmente, dismorfofobia si intende paura della propria bruttezza.
Al momento attuale, la psicoterapia dispone di alcune strategie tattiche per vincere la dismorfofobia, se vuoi conoscerle continua a leggere l’articolo.
I sintomi della dismorfofobia.
Chi soffre di dismorfofobia, presenta i seguenti sintomi;
• preoccupazione per un difetto immaginario
• ansia per un difetto fisico di piccolissima entità
• guardarsi continuamente allo specchio per scorgere difetti fisici
• paura di essere giudicato brutto e deforme
• difficoltà di socializzazione, dovute alla paura di essere derisi per il proprio aspetto fisico.
Può bastare avere un lieve difetto, come un neo, o una cicatrice una leggera gobba sul naso, per far scattare nel paziente dismorfofobico una forte preoccupazione per la sua immagine.
Le cause della dismorfofobia
Ancora non si conoscono profondamente le cause della dismorfofobia, per alcuni autori essa sarebbe un’amplificazione della fobia sociale, per altri un disturbo legato ad un disturbo ossessivo compulsivo.
Cura della dismorfofobia
Non sempre può risultare semplice il trattamento di questo disturbo in quanto invece che rivolgersi ad uno psicologo, la persona colpita da questo disturbo si rivolge alle cure estetiche, come la chirurgia plastica, in quanto la persona non reputa esagerata la sua paura per il suo aspetto fisico.
Le psicoterapia più adeguata nel disturbo dismorfofobico è la terapia cognitivo comportamentale.
Altre psicoterapie consigliate.
→ La psicoterapia breve strategica.
→ L’Ipnosi terapia.
→ La Psicoterapia della Gestalt.
La psicoterapia cognitivo comportamentale.
Per la psicoterapia cognitiva (beck, Ellis) sono le nostre credenze i nostri schemi di pensiero a determinare i comportamenti e le reazioni emotive, il lavoro terapeutico consiste nel modificare le idee irrazionali e disfunzionali con idee più obiettive ed aderenti alla realtà. Il terapeuta cognitivo può poi usare prescrizioni comportamentali (affrontare dal vivo la paura), e utilizzare il Biofeedback, per indurre nel paziente un maggior rilassamento.
Ipnosi terapia.
Grazie l’utilizzo delle risorse del paziente, permette di portare quest’ultimo da uno stato indesiderato ad uno desiderato, attraverso un’alterazione di uno stato di coscienza, L’ipnosi ha una grande efficacia nella cura della dismorfofobia.
Terapia breve strategica
Questa terapia, che si basa sulla modificazione della realtà disfunzionale del paziente, attraverso prescrizioni paradossali, offre ottimi risultati clinici nel trattamento della dismorfofobia.
La Psicoterapia della Gestalt
Questa terapia, utilizza vari strumenti per aiutare il paziente/cliente, molto efficace è la tecnica della sedia vuota.
Nel mio lavoro di psicoterapia, integro tutti questi approcci, per garantirti un maggior risultato clinico.