L’amore materno è una forza tra le più prodigiose con le quali entriamo in contatto nella nostra vita. Comincia a manifestarsi quando siamo ancora nel suo grembo e continua fino a quando la mamma muore. Sono rari i casi in cui questa forza si spegne prima, al massimo si trasforma in qualcosa di negativo e allora smettiamo di chiamarlo amore materno.
In verità, bello o brutto che sia, si tratta dello stesso legame.
Cerchiamo di scoprire insieme quando questo amore diventa tossico per il figlio.
Ecco come l’amore materno distrugge la vita ai figli
#Quando teme il distacco
Le mamma in natura sanno esattamente quando arriva il momento di lasciare che i cuccioli vadano per la loro strada in autonomia. Le mamme umane no. Ovviamente facciamo riferimento al contesto italiano, poiché questa attitudine è fortemente influenzata socialmente.
Molte madri provano emozioni negative quando percepiscono il distacco dal figlio:
– Ansia che possa accadergli qualcosa
– Paura di indebolire l’esclusività del loro legame
– Gelosia nei confronti di altri legami speciali
– Rabbia verso il rifiuto del figlio di farsi carico dei suoi bisogni
In generale, la madre non accetta il suo ruolo di madre, cioè partorire, crescere ed educare il figlio. Vorrebbe che quel legame evolvesse in qualcosa di molto simile a un’amicizia, viziata però dalla disparità nei ruoli. Come l’amicizia tra dipendente e datore di lavoro.
Quando questo desiderio viene esaudito naturalmente non c’è niente di male. I problemi sorgono quando la madre vuole obbligare il figlio a subire questo legame.
# Quando non accetta di ignorare
La cosa più importante in qualsiasi relazione, amicale, amorosa, famigliare, eccetera, sono i segreti. Non dovrebbe esistere nessuna persona nella nostra vita a cui raccontare tutto.
Qualche imbecille ha promosso il concetto che essere delle porte aperte sia bene, mentre nascondere sia male. Perché quello che si racconta è sempre subordinato a quello che si fa. Se vado a letto con la ragazza che piaceva al mio amico non sono cattivo perché non glielo dico, sono cattivo perché l’ho fatto. Non dirglielo magari è solo il mio modo ingenuo di difendere il rapporto.
Alcune madri non accettano che il figlio possa avere dei segreti con loro. Addirittura confidano ai figli i proprio problemi, gettando su di loro un peso vergognoso.
# Quando vuole intervenire
Ci sono delle situazioni in cui una madre può intervenire e altre in cui deve lasciare che il figlio faccia quello che crede. A decidere quali non è la madre ma il figlio. La madre deve solo tenersi pronta ad aiutare, quando e se verrà chiamata in causa.
Molti ragazzi sono stati rovinati dall’ingerenza materna. Perché fin da quando erano piccola la mamma si è sempre sostituita a loro nella scelta e risoluzione delle responsabilità. Devi vestirti così, devi scegliere questo e non quello, non frequentare quel ragazzo l’altro è meglio, questa facoltà è migliore e mille altre parole vuote.
# Quando getta sul figlio i suoi problemi
Non è che alle mamme sia vietato stare male, fisicamente o mentalmente, però devono fare molta attenzione a come raccontano il loro malessere ai figli.
Non è detto che un figlio abbia la forza per predersi cura di lei, senza ripercussioni.
Inoltre ci sono delle madri che facendo leva sull’amore materno che hanno regalato in passato, oggi inscenano dolore solo per attirare l’attenzione. L’amore non è una cambiale. Non va restituito con gli interessi. Chi dà amore dovrebbe farlo senza il pensiero di quanto può riaverne indietro, perché l’amore restituito non è più amore, è solo un debito.