Il 15 Novembre, esattamente una settimana fa, il mondo della Psicologia ed in particolare quello della Psicologia Sociale è stato colpito dalla triste notizia della scomparsa di Serge Moscovici, una delle figure più importanti nella storia della Psicologia Sociale in Europa.
Di origine rumena, nato a Brăila il 14 giugno 1925, ma naturalizzato francese, Serge Moscovici è stato uno dei promotori principali della disciplina della Psicologia Sociale, attraverso le sue teorie sulla rappresentazione sociale, sull’influenza sociale e sulle scelte collettive.
Prima del suo arrivo a Parigi nel 1948, Moscovici, di religione ebraica, venne cacciato dalla scuola a causa delle leggi antisemite in vigore in Romania, e successivamente riuscì a scampare alle devastazioni compiute nel 1941 dai legionari fascisti della Guardia di Ferro per le strade di Bucarest. In riferimento a quegli anni, Moscovici dirà, nella sua autobiografia, “Ciò che ho visto ha offuscato per sempre la mia visione degli uomini”.
Arrivato a Parigi inizia a studiare Psicologia alla Sorbona, e già dagli anni cinquanta comincia ad elaborare la sua Teoria delle rappresentazioni sociali, definite come sistemi cognitivi con una loro logica e linguaggio, attraverso i quali gli individui di una società costruiscono la realtà sociale. Tali individui e i gruppi da essi formati creano le rappresentazioni sociali nel corso della comunicazione e dell’interazione con gli altri.
Una volta create, le rappresentazioni si fondono l’una con l’altra dando vita a nuove rappresentazioni, dando così un senso comune alla realtà. In questo senso quindi si ottiene una conoscenza socialmente elaborata e partecipata, che concorre alla costruzione della realtà sociale e designa una forma di pensiero sociale.
Inoltre, gli studi di Moscovici sull’influenza sociale hanno portato ad modello funzionale legato all’influenza sociale delle minoranze, secondo cui chi ha più potere e autorità influenza le opinioni di chi è “inferiore”. Egli ritiene che tutte le persone possono essere sia fonte che bersaglio di influenza sociale, anche se in misura diversa e in funzione del loro status.
Grazie al suo impegno nel campo della Psicologia Sociale, Serge Moscovici ha ricoperto il ruolo di Direttore del Laboratoire Européen de Psychologie Sociale della Maison de le Sciences de l’Homme di Parigi, e ricevuto numerosi premi, tra cuil il Premio Balzan nel 2003 e il Premio Nonino nel 2010.
Suo figlio, Pierre Moscovici, è Commissario europeo per gli affari economici e monetari.
Il primo ministro francese Manuel Valls, nel dare le sue condoglianze, lo ha definito “un grande studioso e un uomo libero, autore di opere eccezionali e di fama internazionale”.
Con questo breve articolo abbiamo voluto ricordare una figura fondamentale per il mondo della Psicologia, che ha vissuto la sua vita affrontando le sue sfide “con l’astuzia e la tenacia degli ingenui”.