Nella vita a volte delle azioni restano in sospeso, dopo averle compiute non arrivano le conseguenze, né positive né negative. Hai fatto del bene ma quel gesto è passato inosservato a chi l’ha ricevuto. Hai fatto del male e nonostante il tuo comportamento l’hai fatta franca. Poi passa un giorno, un mese, un anno, e quando meno te l’aspetti le conseguenze arrivano.
Sembra che arrivino solo le conseguenze negative. Non è vero, è solo che le cose brutte si ricordano meglio perché ci segnano. Il taglio di una ferita incide la carne più di un sorriso.
In certe culture questo è il karma, per i cattolici si chiama senso di colpa, per chi invece abbraccia una filosofia razionalista è il concetto di “ad azione corrisponde sempre una reazione”. Il punto però è unico: tutto quello che facciamo ritorna sempre indietro perché la nostra vita è una questione di equilibrio.
La cosa più letale per il nostro equilibrio è la consapevolezza del male inflitto a un’altra persona. Se ferisco il cuore della donna che amo, o se al lavoro tratto male un mio dipendente, potrei non soffrire subito del mio gesto. Potrei non rendermene neppure conto. Il male che ho inferto passa inosservato fino a quando non mi trovo a subire lo stesso torto. Allora divento consapevole di quello che ho fatto, scopro il dolore di cui sono stato causa e soffro due volte: la prima per il dolore inferto a me, la seconda per aver causato questo dolore a qualcuno in passato.
Non fa più male perché Dio, il fato, il karma o chi per lui vuole punirci. Fa più male perché distrugge il nostro equilibrio fondato sull’ignoranza. Non conoscere ci aiuta a fare del male senza subire il contraccolpo del nostro gesto. Appena diventiamo consapevoli del dolore causato perché lo proviamo sulla nostra pelle allora soffriamo due volte.
La causa è più gestibile dell’effetto
Quando le nostre scelte coinvolgono anche altre persone, per loro diventiamo la causa di qualcosa. Succede ed è inevitabile perché il nostro ruolo su di loro lo prevede. Ma le conseguenze possono sfuggire dal nostro controllo o perché totalmente imprevedibili oppure generate da un gesto impulsivo o non compreso appieno. Le conseguenze tornano indietro.
Inutile preoccuparsi di cosa riceviamo, meglio monitorare cosa diamo.