Il bullismo classico lo conosciamo tutti. Descrive la violenza fisica di un singolo o di un gruppo di individui contro una vittima più debole. La parola chiave è vigliaccheria.
Attraverso la violenza, il bullo nutre la propria autostima. Fin qui non ci sarebbe nulla di male, gli sport di lotta si basano proprio su questo. Si parla però di bullismo quando la vittima è palesemente inferiore rispetto al carnefice sul piano fisico. Riassumendo, lottare contro un tuo pari può avere delle conseguenze terribili, ma è un comportamento di onesto confronto per la supremazia. Lottare contro qualcuno molto più debole di te è solo da vigliacchi.
Il bullismo intellettuale
Il bullismo intellettuale rispetta le stesse logiche del bullismo fisico.
C’è un film francese diretto da Francis Veber alla fine degli anni 90 che rappresenta molto bene questo fenomeno, si intitola La cena dei cretini.
Il film racconta il gioco di un gruppo di intellettuali. Ogni mercoledì sera organizzano la cosidetta cena dei cretini, alla quale ognuno porta un ospite considerato particolarmente imbecille, insieme lo sbeffeggiano durante la serata. L’ospite ovviamente ignora di essere oggetto di scherno ed è lusingato dall’invito, perché la cena si tiene in un salotto molto importante e ambito.
Nella realtà, la vittima del bullismo intellettuale si accorge che qualcosa non va e prova un senso generale di malessere e inadeguatezza. Non capisce da dove arrivano i colpi, perché il divario nella retorica di vittima e carnefice è troppo grande, ma l’effetto dei colpi grava tutto su di lui. Prova imbarazzo, sconcerto, si sente inadeguato e smarrito. Vorrebbe difendersi ma non capisce da cosa.
Subire questo tipo di bullismo ha degli effetti a lungo termine devastanti. La vittima in poco tempo diventa passiva e impotente, smette di reagire agli stimoli e si chiude in se stessa per proteggersi. Ci può volere molto tempo per ricostruire la fiducia in sé così compromessa.
Quando il bullismo intellettuale diventa raggiro
Esiste una forma di bullismo intellettuale che ha delle pesante conseguenze sociali. Si tratta del bullismo che viene perpetuato su internet ai danni delle migliaia di analfabeti funzionali che vivono in Italia. L’analfabeta funzionale è un particolare tipo di analfabeta che seppur capace di leggere, fatica a comprendere il senso di quello che c’è scritto. Questo tipo di persone sono particolarmente vulnerabili alle bufale che girano su internet e il bullo se ne approfitta per dileggiarle.
Sfruttando l’ingenuità delle persone, i bulli dell’intelligenza sono in grado di creare dei veri e propri movimenti a favore o contro qualcosa.
Chi sono i bulli intellettuali
Si tratta di persone intelligenti ma che vivono l’intelligenza come riscatto da qualcosa. Spesso compensano con l’intelligenza alcuni limiti fisici o estetici. Soffrono molto il bisogno di approvazione sociale, per ottenerla umiliano le persone intellettualmente più deboli. Un individuo in pace con il suo io, per quanto intellettualmente dotato, non si comporterebbe mai così, perché ogni persona anche se non ha letto gli stessi libri che abbiamo letto noi o non ha le stesse intuizioni, può essere una scoperta incredibile se riusciamo a parlare con lei onestamente.
Tutta l’intelligenza del mondo vale senz’altro meno dell’opinione di un uomo che guarda il mondo con i suoi occhi.