L’attaccamento alla routine porta alla depressione.
Le persone che sono state così sfortunate da non soffrire mai, si ritrovano con un sé piccolo piccolo, totalmente inadatto a fare da scudo alle brutture della vita e incapace di bastare alla costruzione di una piccola felicità.
Per questo motivo, assistiamo al triste tentativo di non cambiare nulla della propria routine.
Insistere con gli amici per uscire a fare serata come a vent’anni, anche quando a nessuno di loro la cosa interessa più.
Truccarsi pesantemente o ricorrere alla chirurgia estetica per non dover fare i conti con la bellezza che sfugge.
Non riuscire a impegnarsi in una relazione perché ciò significa dire addio ai corteggiamenti, flirt e seduzioni che hanno scandito la nostra vita fino a ora. O al contrario, non riuscire a porre fine a una relazione cominciata in giovane età perché la propria routine è sempre stata quella.
È impossibile fermare la vita. L’unica certezza che abbiamo è quello che siamo. Se questa certezza viene meno perché non siamo niente, allora quel vuoto si tramuterà in tristezza o qualcosa di peggio, come la depressione.
Fermare la vita, equivale alla morte.