Alzheimer: 5 motivi per cui la musica aumenta l’attività cerebrale

Articolo Scritto dalla Dott.ssa Stefania Signorile, venite a trovarci sul nostro sito: signorilefantuzzi.com La musica è ritenuta essere un ottimo modo per trattare i pazienti affetti da demenza, ma sai perché? Un nuovo studio ci mostra come la musica aiuta coloro che soffrono di malattia di Alzheimer.

La musica aiuta i pazienti affetti da demenza nella gestione dei ricordi e delle emozioni: uno studio recente mostra come i ricordi e le emozioni dei pazienti affetti da demenza e l’Alzheimer siano fortemente influenzati da sessioni di musicoterapia. E’ stato riscontrato anche un miglioramento nelle prestazioni mentali a seguito di sessioni di canto classico e melodie proprie di film e musical. Questo rappresenta un’importante passo avanti nella comprensione di come la musica influenzi le persone con demenza e morbo di Alzheimer. I ricercatori hanno affermato che gli effetti della musica sui pazienti affetti da demenza riportano a notevoli miglioramenti delle capacità cognitive e nella qualità della vita degli stessi. Ecco 5 ragioni per cui i ricercatori ritengono che la musicoterapia stimoli l’attività cerebrale:

1) La musicoterapia evoca emozioni e ricordi: la musica può evocare emozioni anche nei malati ad una fase avanzata dell’Alzheimer. Il neurologo Oliver Sacks ha affermato che, “la musica evoca emozioni e l’emozione può portare con se la memoria”. Con attività musicoterapiche ogni giorno, i pazienti possono sviluppare un ritmo che li potrebbe aiutare nella stimolazione della memoria, migliorando nel tempo le capacità cognitive.

musicofilia

2) L’attitudine musicale e l’apprezzamento della stessa sono tra le ultime capacità presenti nei pazienti affetti da demenza: Linda Maguire, autore principale della ricerca ha scritto “l’attitudine musicale e l’apprezzamento musicale sono le due ultime capacità rimanenti nel Morbo di Alzheimer”. E’ per questo motivo che la musicoterapia pare essere un ottimo modo per andare oltre la malattia e arrivare alla persona.

3) La musica può condurre a vicinanza fisica ed emotiva: in alcune fasi della demenza, i pazienti spesso perdono la loro capacità di condividere emozioni con gli operatori e con le persone che sono loro vicine. Attraverso la musicterapia riescono a ricondividere tutto questo, anche attraverso la danza. La danza può portare a contatti fisici come gli abbracci, i baci, che portano sicurezza, ricordi ed emozioni. 4) Il canto è coinvolgente: le sessioni di canto vanno ad attivata la parte sinistra del cervello. L’ascolto musicale va a stimolare attivamente la produzione neurotrasmettitoriale nel cervello.

5) La musica può cambiare e migliorare l’umore, aiutare nella gestione dello stress e stimolare interazioni positive: la Fondazione Americana sull’Alzheimer ha un intera pagina web dedicata alla musicoterapia nei pazienti di Alzheimer. Si dice che “quando utilizzata in modo appropriato, la musica può cambiare l’umore, gestire l’agitazione indotta dallo stress, stimolare interazioni positive, facilitare le funzioni cognitive e coordinare i movimenti del corpo”. Questo avviene perché la musica richiede poca elaborazione mentale. Articolo Scritto da Stefania Signorile. Per altri articoli veniteci a trovare sul nostro sito: signorilefantuzzi.com