Abbiamo bisogno di amicizie vere: lo dice anche il GF!

Si è concluso da poco, con il 30 % di share, il Grande Fratello Vip, seconda edizione. Ora possiamo anche raccontarci che non lo abbiamo visto, che a noi questi “vip non tanto vip” non ci interessano molto, ma i dati mostrano altro.

Che lo si guardi per svagarsi dalla giornata pesante del lunedì lavorativo, che lo si guardi perché in tv non danno altro di interessante, il fatto è che quest’anno più che mai gli autori del GF VIP hanno fatto centro!

Il mix vincente è apparso evidente fin dalle prime puntate: discussioni, sentimentalismi, amori e amicizie, valori familiari, viaggi di introspezione, momenti di confessione e di rinascita personale. Questi gli ingredienti di un format che effettivamente resta impresso e ci invoglia a guardarlo.

Perché?

Il perché appare semplice: ci fa vivere le emozioni base. Mettendo in mostra le dinamiche delle relazioni umane, con le loro spinte creative e le loro fragilità, quasi per un effetto catartico ci consente di far parlare le nostre emozioni, di dar loro voce.

Non dico nulla di nuovo in realtà. Dal teatro, al cinema e oggi ai reality il principio è quello di far vivere le proprie emozioni attraverso la catarsi = ovvero attraverso la liberazione delle passioni e delle emozioni dello spettatore con le passioni e le emozioni rappresentate sulla scena.

Ora in questo grande fratello gli autori sono riusciti, in modo ancor più evidente, a far leva su un bisogno comune a tutti noi ma che, nella quotidianità, appare spesso celato, passando quasi in secondo piano:

il bisogno di amicizie vere. Il bisogno di costruire dei legami significativi che ci facciano sentire appagati, sicuri, coccolati.

Il bisogno di socializzazione è da sempre riconosciuto come uno dei bisogni primari dell’uomo e rientra a pieno titolo nella teoria gerarchica dei bisogni fondamentali dell’uomo ideata da Maslow. Uomo come animale sociale, per richiamare poi Aristotele.

Lo sappiamo, lo riusciamo a vedere tutti i giorni. Viviamo delle relazioni che ci riusciamo a creare, cresciamo e ci definiamo come individui nelle interazioni con gli altri. Sono la nostra più importante fonte di informazioni su di noi e sulla realtà intorno a noi.

Nella realtà odierna accade però non poco frequentemente, di non riuscire, per diversi motivi, a costruire dei legami di amicizia solidi, meglio detto: dei legami di amicizia in cui si riesca a credere veramente. Aspetto ancor più evidente quando parliamo di amicizie tra lo stesso sesso. Donne con donne, uomini con uomini. Rapporti impossibili? Questo è quello che spesso finiamo col raccontarci, magari dopo “aver investito tanto e essere stati scottati”.

Vi riconoscete in questa immagine?

Il fatto è che se è vero che siamo predisposti alla socializzazione –guardate i bambini al parco giochi: esempio perfetto di come indipendentemente dal fatto che non si conoscano, dopo poco tempo iniziano ad interagire tra loro- è vero però che costruire e coltivare nel tempo delle buone relazioni sociali non è facile.

Per costruire delle relazioni per noi significative dobbiamo infatti riuscire anzitutto a capire cosa cerchiamo dagli altri, che tipo di persone vorremmo avere al nostro fianco. Perché sì, dobbiamo ricordarci che le amicizie si scelgono e si coltivano tutti i giorni, richiedono un nostro investimento costante.

La consapevolezza di noi stessi, delle nostre risorse ma soprattutto delle nostre fragilità, la valorizzazione di noi stessi e la voglia di crescere e migliorarci sono gli ingredienti base, potremmo dire, per scegliere le persone di cui circondarci. Abbiamo la possibilità, nonché il dovere verso noi stessi di voler scegliere di circondarci di persone positive, che come noi credano nell’importanza di migliorare e che siano per noi spinta a vivere una vita soddisfacente. Allo stesso modo dobbiamo voler investire in queste relazioni del tempo e dello spazio di confronto, di stimolo e sicuramente di spensieratezza

Avere delle amicizie che così si delineano nella loro profondità, il poter contare quindi su delle relazioni sociali sicure ci consente di sperimentarci, ci arricchisce personalmente e, conseguentemente professionalmente.

Non serviva certamente il GF VIP a ricordarcelo dite voi, io credo che spesso però sono proprio gli aspetti più scontati che ci dimentichiamo di considerare dando come per assodato il fatto che esistono. Voglio ricordarvi invece come oggi appare più facile e quindi più conveniente vivere in solitudine, mantenendo il proprio unico e indiscutibile punto di vista facendoci così percepire ancor più forte, dentro di noi, il bisogno di coltivare delle amicizie.