L’empatia capisce che qualcosa non va e si sforza di analizzarlo
L’empatia è la capacità di allineare le proprie emozioni con quelle di chi ci circonda. Non è uno sforzo attivo ma la risposta involontaria di un tratto della nostra personalità. Siamo così, non possiamo essere altrimenti.
Quando però, la persona che abbiamo davanti nasconde le sue reali emozioni dietro un velo di ipocrisia e falsità, gli empatici si ritrovano smarriti perché individuano le emozioni esplicite ma deducono inconsapevolemente che non sono emozioni vere. Quindi la loro necessità di tararsi sulle emozioni degli altri non viene soddisfatta.
Rimangono in uno stato di incertezza ancora più faticoso del normale interagire sociale. Lo sforzo per capire la persona che hanno davanti non dà frutti. Si genera un loop di valutazioni su valutazioni che hanno un peso cognitivo molto forte. Alla fine l’empatico ne esce stremato.
L’empatico può essere falso a sua volta
La falsità può essere anche una modalità di comportamento passeggera e volontaria. In determinate circostanze posso scegliere di agire falsamente per qualche motivo, questo non fa di me una persona falsa sempre, sono stato falso solo quella o quelle volte.
Ben diverso è il caso di quelle persone che non riescono proprio ad aprirsi agli altri e allora devono sempre nascondersi dietro alla maschera dell’ipocrisia e della falsità.
Gli empatici non sono mai delle persone false patologicamente, tuttavia riescono ad agire così quando ne sentono il bisogno. Perciò, un empatico potrebbe teoricamente essere messo a disagio anche da un altro empatico.
A cosa serve sapere questo
Sapere tutto questo serve agli empatici a chiarire eventuali stati di malessere di cui non comprendono l’origine.
Il motivo potrebbe essere molto semplice, basta una persona falsa che affolli la vostra vita per farvi soffrire.
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