Non ne puoi più. Non vi siete mai davvero capiti, e ogni volta che ripensi a lui/lei la pressione sanguigna aumenta vertiginosamente. Da un certo punto di vista ti dispiace perché la prima volta che l’hai incontrato/a pensavi ci fosse qualcosa tra voi. Ora però non vedi l’ora di sbarazzartene per tornare a vivere.
Prima di tagliare tutti i ponti, succede qualcosa di strano: inavvertitamente, vi ritrovate nello stesso posto, seduti uno accanto all’altra, lui/lei si gira verso di te e si complimenta per il tuo nuovo taglio di capelli. Iniziate a chiacchierare, e cominci a pensare che in fin dei conti non è così male. In realtà, hai completamente sbagliato nel giudicarlo/a. Non è poi così egocentrico/a e altezzoso/a come avevi pensato, ma solo un po’ timido/a. In men che non si dica di ritrovi a fantasticare di nuovo su di lui/lei e sul vostro prossimo appuntamento.
Questo tipo di esperienze ci insegna quanto facilmente giudichiamo male gli altri. A volte lo facciamo non accorgendoci dei loro difetti, facendoci coinvolgere in relazioni illusorie e svantaggiose. Ma altre volte, siamo troppo rigidi nel dare il primo giudizio e non ci lasciamo il tempo per conoscere davvero le persone.
Inoltre è anche possibile che il nostro umore possa influenzare il modo in cui pensiamo che gli altri ci percepiscano. Se siamo convinti di non piacere a qualcuno, potremmo volerlo/a sminuire per non sentirci feriti. Justin Caouette e Amanda Guyer dell’Università Davis della California hanno fatto delle ricerche su “l’Insensibilità al Contesto Emotivo” (ECI) che presuppone che quando uno è depresso, non risponde con fermezza agli eventi, sia positivi che negativi.
Caouette e Guyer hanno testato l’ipotesi ECI con un campione di studenti esposti a delle situazioni in cui si sentivano rifiutati o accettati socialmente. Quelli con punteggi più alti nel questionario della depressione avevano aspettative più basse sul giudizio degli altri. Di conseguenza, erano meno delusi quando poi venivano rifiutati (perché le loro aspettative erano inferiori). Questi soggetti con punteggi più alti di depressione stentavano a essere felici anche quando erano in condizione di accettazione.
Vediamo ora le sei ragioni più importanti sul perché dare una seconda chance!
1. Stai evitando di espandere i tuoi orizzonti.
A volte è difficile relazionarsi con persone che sembrano diverse da noi, come ha ben spiegato la psicologia sociale degli stereotipi. Ma superare questi luoghi comuni può aiutarti a conoscere un nuovo background sociale, etnia o nazionalità.
2. Potresti anche sorprenderti.
Se dai a qualcuno una seconda chance, potresti anche renderti conto di aver sbagliato tutto su questa persona. Come nell’esempio riportato sopra, piuttosto che essere presuntuosa l’altra persona era solo nervosa. Potresti scoprire di avere molto in comune.
3. Eri di cattivo umore quando hai rinunciato a questa persona.
Come ha dimostrato lo studio di Caouette e Guyer, il tuo umore può influenzare il modo in cui percepisci il modo in cui gli altri ti vedono. Se hai tratto conclusioni sbagliate su qualcuno perché eri triste in quel momento, immaginarti in un stato d’animo migliore potrebbe darti una prospettiva completamente diversa su quella persona.
4. La gelosia ti ha portato a rifiutare questa persona.
Essere invidiosi di qualcuno che pensi sia meglio di te potrebbe farti prendere le distanze da questa persona. Andare oltre a questi sentimenti, potrebbe farti scoprire perché quella persona è ben considerata e stimata dagli altri.
5. Hai rifiutato questa persona a causa di un pensiero negativo indotto.
Qualsiasi tipo di ragione potrebbe aver motivato Giovanni a dire quelle cose su Sabrina, e la gelosia è un ottimo candidato. Giovanni ha voluto mettere Sabrina in cattiva luce perché voleva spostare l’attenzione su di sé o semplicemente perché gli piace denigrare gli altri.
6. Ti metti a rischio se non lo fai.
Non è un bene respingere le persone che ti stanno vicine e che ci tengono a te, perché potresti ritrovarti solo/a.
Anche dopo aver dato a qualcuno una seconda chance, potresti scoprire che la tua decisione iniziale era comunque giusta. Tuttavia, dare una seconda possibilità potrebbe portare a opportunità di felicità che altrimenti non avresti mai creduto possibili.
Bibliografia
Copyright Susan Krauss Whitbourne 2016
Caouette, J. D., & Guyer, A. E. (2016). Cognitive distortions mediate depression and affective response to social acceptance and rejection. Journal Of Affective Disorders, 190792-799.