La fobia sociale, detta anche sociofobia o disturbo di ansia sociale, è la paura intensa e pervasiva di trovarsi in una particolare situazione sociale, o di eseguire un tipo di prestazione, che non siano, a chi ne è affetto, familiari e da cui possa derivare la possibilità di subire un giudizio altrui.
Spesso il disagio che questa condizione crea è trascurato o non compreso dalle altre persone. È un problema comune a quasi tutte le forme di disagio psicologico descritte dalla nomenclatura clinica. Non è mai facile comunicare a chi sta bene, la sofferenza di chi vive in maniera diversa, certe situazioni comuni.
Con questo articolo vogliamo cercare di sensibilizzare chi non soffre di ansia sociale. Cercare di comunicare quali sono le differenze tra il suo modo di affrontare banali situazioni della quotidianità e il modo in cui vengono vissute da chi invece soffre di questo disturbo.
5 differenze tra le persone con ansia sociale e le persone senza
#1 Arrivare in un contesto dove altre persone sono già arrivate e ti aspettano.
Chi non soffre di ansia sociale in una situazione simile è preoccupato (forse) di non essere puntuale. Il suo pensiero quando arriva sul posto è trovare il subito il gruppo che lo aspetta per aggregarsi.
Chi soffre di ansia sociale invece immagina il momento in cui varcherà la soglia e si ritroverà tutti gli occhi addosso. Teme di venire giudicato ma non sa nemmeno per cosa.
#2 Parlare in pubblico.
Parlare in pubblico agita sia chi soffre di ansia sociale sia chi non ne soffre. Però chi non ne soffre riesce a concentrarsi in modo efficace su ciò che deve dire, sulla sua prosodia, sui dettagli della sua esposizione, in una parola, su se stesso.
L’attenzione dell’ansioso invece è quasi completamente rivolta verso l’esterno, cioè verso la platea. Proprio per questo, se la platea non reagisce in maniera coerente con quando previsto dal discorso (si annoia, mostra disinteresse, si diverte dove non dovrebbe), l’ansioso si allarma molto fino a compromettere la sua esposizione.
#3 Fare telefonate.
Per chi soffre di ansia sociale anche telefonate banali come ordinare una pizza da asporto possono essere un momento complicato. Non teme nulla in particolare, perché sa che nulla può andare storto. Tuttavia non è a suo agio in quella situazione e per questo preferisce che siano altri a chiamare.
#4 Decidere per gli altri.
Spesso nei contesti di gruppo ci sono delle persone che vengono percepite da tutti come dei trascinatori. Dicono facciamo questo, andiamo in quel posto, e così via.
L’ansioso non potrebbe mai assumere quel ruolo perché teme troppo le conseguenze di eventuali decisioni errate. Se per caso sceglie un posto dove la gente poi non si diverte si sentirà colpevole e amareggiato.
Questa attitudine a non scegliere è particolarmente evidente nelle situazioni in cui si è quasi obbligati a farlo. Per esempio nel caso sia il suo compleanno. Se vuole invitare gli amici deve dare un appuntamento, quindi decidere un luogo e una data. Non di rado gli ansiosi preferiscono non festeggiare piuttosto che superare questo ostacolo.
Un’altra occasione tipica è quella di coppia. Spesso chi sta insieme a un ansioso sociale si lamenta che lui non prende mai decisioni, come se non fosse realmente interessato a fare qualcosa insieme.
#5 Mescolare contesti diversi.
Tutti noi ci comportiamo in modo diverso a seconda dei contesti e a seconda delle persone con cui interagiamo. Alla nostra fidanzata non parliamo come parliamo al nostro capo, né come parliamo al nostro migliore amico. Però al netto dei formalismi della situazioni siamo sempre noi stessi, la nostra identità è chiara.
Le persone che soffrono di ansia sociale hanno confini molto rigidi tra le diverse situazioni, a volte sono quasi irriconoscibili da un contesto all’altro. Lo fanno per difendersi. Siccome non sono mai completamente a loro agio, recitano una parte ovunque si trovino.
Non desiderano mescolare diversi settori della propria vita perché non saprebbero più quale maschera indossare.