𝗣𝗘𝗥𝗖𝗛𝗘’ 𝗡𝗢𝗡 𝗔𝗦𝗖𝗢𝗟𝗧𝗜𝗔𝗠𝗢

Udire caratterizza il nostro stato di veglia, ma ascoltare è qualcosa di più profondo che prevede una connessione con chi ci parla, che non sempre è facile. A volte non ci si riesce a sintonizzare con l’altro; a tal proposito può essere utile chiedersi e capire perché non si ascolta o non si ascolta come si dovrebbe.

Per ascoltare bisogna mettere in campo parti di sé non solo fisiche, ma anche e soprattutto emotive e psicologiche; ci vuole concentrazione, sforzo e autocontrollo.
L’ascolto è importante quando si parla con le persone per noi importanti o quando una persona sta parlando di qualcosa a cui tiene. È in quel caso che bisogna ascoltare con partecipazione. Quando qualcuno parla di qualcosa di importante o è mosso da forti sentimenti ha infatti bisogno di essere ascoltato con più attenzione.

Capire perché non ascoltiamo le persone può aiutarci a migliorare le capacità di ascolto. Infatti, a volte, può capitare che invece di ascoltare vorremmo parlare di ciò che abbiamo in mente noi. Molti hanno la tendenza ad interrompere l’altro per raccontare una storia simile a quella che stanno ascoltando. È un impulso naturale perché l’essere umano è autocentrato, ma va trattenuto se vogliamo ascoltare veramente l’altro. Inoltre molti si giustificano dicendo che hanno paura di dimenticare; in ogni caso il focus passa da chi parla a chi ascolta.

Altra considerazione da fare è legata ai consigli che vogliamo dare. Quando una persona ci racconta qualcosa di sconvolgente o mentre parla mostra infelicità, può essere “scomodo” ascoltarla. Così, nella speranza di far sentire meglio l’altro e sentirci meno peggio noi, potremmo prospettargli una modalità risolutiva affinché non si senta turbato. In realtà stiamo dando il nostro punto di vista, relativo alla nostra esperienza ed ai nostri vissuti. Quindi a meno che non ci venga espressamente chiesto, evitiamo di dare consigli gratuiti. Esprimiamo il malessere che proviamo in quel momento con le parole giuste e non con consigli svianti.

Stare con qualcuno che si lamenta dei suoi malesseri, delle sue incapacità, delle sue frustrazioni può essere spiacevole, specialmente se tieni a quella persona. Spesso preferiremmo far sparire tutto il dolore dell’altra persona. piuttosto che vivere la frustrazione di stare seduti ad ascoltarla. Frasi fatte come: “Supererai anche questa”, “Le cose miglioreranno” a volte nascondono un tentativo di interrompere i racconti dolorosi e pertanto difficili da gestire.

Le emozioni che vengono attivate quando ci criticano sono spesso legate al mettersi sulla difensiva senza ascoltare ciò che dice chi abbiamo di fronte. Questo può accadere anche quando una persona parla di qualcosa con cui non sei d’accordo. Può essere utile ascoltare l’altro e poi esprimere la propria opinione.
Anche la noia è un’emozione che influenza fortemente la nostra capacità di ascoltare l’altro. Se qualcuno ci parla di qualcosa che ritiene significante, ma la cosa non è altrettanto importante per te, la noia può sopraffarti e renderti difficile l’ascolto. Uno dei motivi per cui le persone si annoiano è perché ascoltano passivamente e senza interesse. È il caso quindi di partecipare attivamente alla discussione parlando e facendo domande.

Le distrazioni interne o esterne sono un altro motivo per cui non ascolti l’altro e sono difficili da ignorare. È difficile portare avanti una conversazione, o meglio ascoltare attivamente chi ti parla se sei costantemente distratto da stimoli intorno a te o addirittura ti ritrovi a vagare mentalmente rincorrendo pensieri o programmando cose che dovresti fare in seguito. Elimina le distrazioni interne e “attutisci” quelle esterne, solo così sarà facile ascoltare l’altro.

La tendenza generale delle persone è quella di ascoltare più attivamente gli sconosciuti proprio perché non li conoscono bene. Quando invece si tratta di amici, parenti, conoscenti, si affidano alla propria prospettiva, pensando di capire sempre quello che stanno dicendo grazie alla loro conoscenza pregressa. Se sei vicino a qualcuno pensi di sapere cosa quella persona sta per dire; quindi tenderai ad interromperlo o non ascoltarlo.

Ascoltare gli altri è importante perché favorisce la nostra crescita personale e perché ci permette di interagire positivamente all’interno della società. È un atteggiamento che richiede impegno soprattutto nel capire che ascoltare l’altro non è solo sentire ciò che dice. Se vuoi essere un buon ascoltatore, sforzati di capire non solo quello che sta dicendo ma ciò che sta cercando di esprimere, le emozioni che porta con sé, le sensazioni che ti suscita e lavora su quelle incoraggiandolo ad approfondire.

Empatizza con chi sta parlando, dimostrando la tua vicinanza con affermazioni che ti facciano sentire più vicino a chi hai di fronte, poni domande, incoraggia la persona ad approfondire ciò che sta dicendo, soffermati sui dettagli; mantieni viva la conversazione. 
Dimostra la tua intenzione di comprendere ciò che sta dicendo cercando di dare il tuo contributo con frasi del tipo: “Ok, quindi mi stai dicendo che…”. Usa un linguaggio del corpo adeguato e non esagerato. Annuire o rimarcare continuamente ciò che l’altro dice può arrivare a sembrare falso. Usa reazioni compite e solo quando la cosa realmente ti convince, altrimenti trasmetterà il messaggio di voler solo dimostrare di essere un buon ascoltatore.

Anche se la volontà di fare altro mentre ascoltiamo è forte (guardarci intorno, controllare il cellulare, pensare ad altro) dobbiamo essere capaci di non lasciarci prendere dal multitasking. Tenere ad una persona significa fare attenzione a ciò che quella persona ci sta comunicando. Fa sentire le persone capite. Sii consapevole di ciò che stai facendo. Praticare la consapevolezza ti aiuta a rimanere presente e concentrarti su ciò che la persona sta dicendo.

Ricapitolando. possiamo dire che ascoltare è un lavoro duro e richiede un grosso sforzo, tuttavia, ci sono modi in cui possiamo imparare ad essere ascoltatori migliori. Cerca di rimuovere tutte le distrazioni fisiche e mentali, rivolgi la tua attenzione visiva verso il tuo interlocutore, girati, se possibile verso di lui, se sei al telefono allontanati dalle distrazioni e siediti in un posto tranquillo. Allenando la tua mente a diventare più concentrata sul momento, imparerai ad ascoltare in modo più efficace.

© 𝗗𝗼𝘁𝘁. 𝗣𝗮𝘀𝗾𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗦𝗮𝘃𝗶𝗮𝗻𝗼
𝗣𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗼 – 𝗣𝘀𝗶𝗰𝗼𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗲𝘂𝘁𝗮