Quante volte nella vita sei stato costretto a dire addio a qualcosa o a qualcuno. La vita è ciclica, per ogni nuovo inizio c’è sempre qualcosa che finisce. È normale, ma per questo non fa meno male.
Può succedere che la vita si incanali nei binari di una sicura routine. Tutto è uguale giorno dopo giorno senza che tu riesca ad accorgerti di quanto sei immobile, di quanto siano immobili i tuoi legami.
Ti concentri e rifletti su quei legami, pensi alle persone che ti stanno accanto, quelle con cui condividi le tue giornate. Fai una passeggiata mentale tra i tuoi affetti e scopri tra loro c’è una persona che non ha bisogno di te. Una persona che ti sta a cuore, di cui forse tu hai un po’ bisogno, senza, purtroppo, essere ricambiato.
L’amore, l’affetto, chiama l’intensità di quel legame come vuoi, è molto asimmetrico. Tu hai bisogno di lui, lui non ha bisogno di te.
Questa asimmetria spacca tutto, perché tu chiedi come vorresti chiedesse lui, dai come vorresti donasse lui e ogni volta resti deluso, poco ricambiato. Allora sei infelice perché le tue aspettative vengono tradite. Infelice ma prigioniero della speranza che lui cambi. Una relazione senza equilibrio è sempre sbagliata.
Lo sai che devi spezzare quel legame.
Devi dire addio perché sai che lui non ha bisogno di te, perché non sei la sua priorità.
Dire addio è difficile. Fa male nel momento in cui lo dici, ma fa ancora più male quando lotti per non tornare indietro. La capacità di chiudere un legame dimostra la nostra forza, resistere al desiderio di tornare indietro dimostra la forza della nostra dignità.
Perché tornare da chi non ci desidera e non ha bisogno di noi. Perché dare la chiave della tua felicità a un’altra persona.
La vita è tua, i sentimenti che provi sono l’espressione più lirica di quello che sei. Dire addio significa dimostrare coraggio, ma significa anche riprendere il controllo. Tornare padrone della tua vita e delle tue emozioni.
Tutti vorremmo che le cose fossero più facili. Che esistesse una pozione magica per insinuare nelle persone a noi care i sentimenti che vorremmo provassero per noi. Invece è tutto complicato.
Sei costretto a fare qualcosa che non vorresti per continuare la tua vita. Finché resti fermo nei legami asimmetrici non sei libero di creare nuovi legami equilibrati. Sei talmente affezionato al tuo dolore che ti precludi la possibilità di una gioia. Nessuno può aiutarti a dire addio, è un atto di volontà personale che devi fare da solo.
Dire addio a una persona cara vuol dire combattere.
– Devi capire cos’è successo, cosa ha portato a questa situazione.
– Devi accettare che quella relazione in cui hai investito tempo, energie e sentimenti non funziona più ed è impossibile andare avanti.
– Devi affrontare tutte le emozioni negative che accompagnano ogni addio.
– Dovrai aspettare di superare la rottura, ma dopo finalmente la tua vita sarà migliore.
Prima o poi dirai addio a qualcuno. Sarà brutto. Cerca di farlo senza odio, perché le emozioni negative ti impediranno di chiudere il cerchio. Penserai non sia stata una scelta razionale ma dettata dal furore. E cercherai di tornare indietro per capire se hai fatto bene. Il sospetto di aver preso una decisione con la mente poco lucida, ti tormenterà.
Quando dirai addio, fallo con tranquillità, tristezza, lacrime e ricordi, ma evita l’odio. Non è il momento delle colpe, è il momento dei saluti.
Quando dirai addio, ricordati di congedare non solo l’altro. Devi lasciare indietro anche una parte di te.
Questo creerà un vuoto che colmare significa crescere.
Bibliografia