Gratitudine: riceverla e donarla, vediamo cosa significa.

Definiamo la gratitudine

Il vocabolario Treccani definisce così la gratitudine: “Sentimento e disposizione d’animo che comporta affetto verso chi ci ha fatto del bene, ricordo del beneficio ricevuto e desiderio di poterlo  ricambiare […]”. Possiamo dunque categorizzare questo sentimento come un qualcosa di positivo che può essere donato, quindi provato verso terzi, oppure può essere ricevuto.

In psicologia spesso si identifica come opposto della gratitudine, l’invidia, definita come una gabbia che ostacola la libertà del vivere in armonia con sè e con gli altri. Perchè? Perchè l’invidia è una forza così dirompente nell’ingabbiare il senso di riconoscimento? Essere invidiosi significa non riuscire a vedere e a percepire le cose positive della propria vita e ritenere la vita altrui SEMPRE migliore della propria. E’ come dimenticarsi che ” Non è tutto oro quello che luccica”. Essere grati invece vuol dire mettere in risalto gli aspetti positivi della propria realtà mantenendo la consapevolezza che nulla è da dare per scontato. A mio avviso, il benessere psicologico non può prescindere dallo stimolarsi e dal stimolare le persone, ad essere grate nonostante tutto. In questo modo si favorisce la resilienza psicologica, dato che autostima ed autoefficacia si nutrono di gratitudine e sono dei mattoni portanti della resilienza.

Perchè ci fa bene ricevere gratitudine?

Pensiamo, banalmente, ad una situazione che può capitarci nella nostra quotidianità. Siamo a lavoro, magari in una caffetteria e, prepariamo il cappuccino con la brioche che ci è stato ordinato, lo serviamo ma non riceviamo ringraziamenti. Questo episodio accade più volte nell’arco della giornata lavorativa, come ci sentiremo a fine giornata? Pensiamo ora alla situazione opposta, prepariamo il solito caffè con la brioche e lo serviamo, ci viene detto un bel “Grazie!” e magari con un bel sorriso. Questo si ripete più volte nell’arco della giornata, come ci sentiremo? Nel primo caso penso che la frustrazione farebbe capolinea in noi e nel secondo probabilmente saremo soddisfatti di noi stessi, del nostro lavoro e più propensi ad assumere un atteggiamento, a nostra volta, di gratitudine verso l’altro.

Ricevere gratitudine, sia per un’azione che potrebbe essere definita banale, come raccogliere il cappotto caduto alla signora in treno, sia per un’azione più impegnativa come essere da sostegno ad un parente o amico in una situazione di dolore e malattia, fa bene al cuore. Ci fa sorridere, magari non ce ne accorgiamo immediatamente, ma qualcosa in noi muta nel tempo.

Anche la nostra autostima ne gioverà. Sentire che qualcuno ci apprezza o apprezza quello che noi abbiamo fatto, influenza la percezione che abbiamo di noi stessi, del nostro valore, portando a guardarci con occhi meno severi e più soddisfatti.

Perchè è utile donare gratitudine?

A volte appare come un bisogno impellente, dobbiamo dimostrare la nostra gratitudine, far sentire all’altro quanto gli siamo riconoscenti e se questo spazio non ci viene dato, sentiamo una tensione crescere dentro noi, fino a sentirci inadeguati. Perchè accade questo? Essere grati é come ammettere con se stessi che qualcuno ha pensato al nostro bene e/o ci vuole bene, ciò ha un impatto positivo sul nostro equilibrio psichico in quanto, dona serenità la percezione che nel mondo, ci siano persone in grado di capirci a tal punto da agire a nostro favore, ma ci dona ancor più serenità ritenerci capaci di mostrare quanto di più autentico esperiamo.

L’amore, non a caso, è strettamente legato alla gratitudine. Se siamo in grado di dimostrare quanto siamo grati alla persona che amiamo, anche solo per la sua presenza, ci sentiamo bene con noi stessi. Esprimere il proprio riconoscimento aumenta la percezione di autofficacia, quindi la percezione di quanto siamo efficaci in quello che facciamo, come costruire una relazione. Inoltre donare questo sentimento a chi amiamo, ad esempio, gli permetterà di sperimentare a sua volta un senso di autoefficacia, che concorre nel nutrire la relazione e il sentimento che è alla sua base.

Esser-CI grati

Va bene essere grati e va bene ricevere gartitudine da terzi ma quanto è importante donarci gratitudine? Oserei dire, indispensabile. Esserci grati indica la capacità di guardare dentro di sè ed indivduare tutti quegli aspetti che ci permettono di essere orgogliosi di quello che siamo e di quello che facciamo. E’ molto complesso riuscire a mettere in atto questo tipo di lavoro con noi stessi, tendenzialmente si è molto severi col proprio Io e gli psicologi possono essere molto utili nel guidarci in questo cammino. Imparare ad esserci grati è un po’ come imparare a volerci bene, quando ci vogliamo bene ci siamo grati e quando ci siamo grati ci vogliamo bene. Affrontiamo un periodo difficile, superiamo un esame complesso, falliamo in qualche ambito della nostra vita… gratifichiamoci! Andiamo a prenderci quel vestito che tanto vogliamo, quella coppa di gelato che ci eravamo ripromessi di prendere solo dopo finita la dieta, quel biglietto per la partita… esserci riconoscenti cammina insieme al saperci gratificare. E ci fa bene.