Cosa significa essere innamorati?

L’amore è sempre al centro della vita di ogni persona e viene fortemente rivendicato come un diritto, ad ogni età. Che si tratti di adolescenti sognanti o di adulti disincantati, la ricerca dell’amore assume sempre una grande importanza. In tutte le sue sfumature, dal desiderio all’ossessione, dall’estasi alla disperazione, questo stato di euforia ha il grande potere di farci sentire belli e desiderabili.

Proprio il filosofo Umberto Galimberti diceva che

 “In un’epoca in cui i legami sociali sembrano frantumarsi, questo sentimento sembra essere l’unico spazio dove uomini e donne hanno modo di essere se stessi.”

Tutto sembra possibile quindi, tutto si può fare e si può cambiare perché le energie a disposizione sembrano magicamente moltiplicarsi quando si è innamorati.

Infatti proprio un altro autore, Francesco Alberoni, parlava dell’innamoramento come un momento di crisi esistenziale creativa,

“Noi ci innamoriamo quando siamo pronti a cambiare”

Se il sentimento dell’amore provoca tutte queste sensazioni positive, allora perché l’innamoramento non dura nel tempo?

Non esiste innamoramento senza idealizzazione dell’altro, e si sa, l’idealizzazione è un processo a tempo determinato che necessita di una seconda fare di cambiamento. Durante l’idealizzazione dell’altro ci lasciamo mettere a soqquadro da “lui”, lasciamo che i nostri punti di riferimento vengano stravolti. Tuttavia in un’epoca condita di incertezze come la nostra, lasciarsi andare risulta troppo pericoloso, così tendiamo a troncare le conoscenze dopo pochissimo attaccandoci a difetti e imperfezioni dell’altro.

Una relazione amorosa prevede una serie di rischi dettati dall’imprevedibilità di due menti che si confrontano, ognuna con un proprio pensiero e dei propri valori. Troppo difficile mantenere il controllo su ciò che può davvero succedere, troppo faticoso instaurare un buon grado di fiducia dell’altro, perché fidarsi significa essere pronti ad accettare che possa accadere ciò che più ci fa paura, che sia abbandono, delusione, solitudine.

Il narcisismo nell’amore

Oggi c’è una componente narcisistica molto importante nella scelta del partner, pertanto invece che concentrarci sulla relazione con l’altro, ci focalizziamo su quanto l’altro non intralci la nostra soggettività.

È naturale pensare che nella prima fase di innamoramento la tendenza sia a intravedere nell’altro le parti di noi che ci piacciono ed accertarci che l’altro riesca bene a rifletterle come uno specchio. Si proiettano sulla persona i nostri desideri, le nostre aspirazioni, la ricerca di conferme, ma la trasformazione in amore significa invece accettazione dell’altro com’è, stima, fiducia e progettualità.

La vera sfida è quindi passare all’azione, dall’innamoramento (to fall in love che significa “cadere in amore”) a l’essere innamorati (to be in love), che è un qualcosa che si costruisce di giorno in giorno attraverso l’impegno continuo ed il rinnovamento di una scelta iniziale che ha il sapore del futuro.

Dott.ssa Ivana Siena

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