Ecco perché la socialità consuma più gli introversi degli estroversi

Quali sono le ripercussioni di una minore reattività alle attività piacevoli

 

Gli introversi non percepiscono la piacevolezza delle cose tanto quanto viene percepita dagli estroversi. Ma non è un problema. Anzi, potrebbe proteggerli dai pericoli di un’eccessiva ricerca di emozioni, tutti abbiamo un amico che a furia di feste e di ricerca di emozioni ha compromesso la sua salute. Alcol, droghe, sesso… a volte non si torna indietro.

 

Per la sua impostazione biologica, l’introverso cerca la felicità dentro di sé. Non la delega al mondo esterno. Prova gioia nell’imparare qualcosa, nel leggere una frase che stimoli le sue riflessioni, cerca un lavoro che lo appaghi non solo dal punto di vista economico, cerca una donna o una relazione per condividere la sua anima ancora prima che il suo corpo.

Come detto prima, nessun introverso risponde fedelmente a questa descrizione, così come nessun estroverso risponde totalmente alla sua. Il mondo non è bianco o nero e anche in questo caso contano le sfumature. L’etroverso può amare con il cuore e limitare la sua ricerca di sensazioni a cose che non danneggiano il suo corpo. L’introverso può cercare denaro, popolarità e avventure.

Forse la più grande differenza è il modo in cui queste due tipologie di caratteri riescono a motivare le proprie azioni. Gli estroversi sono motivati maggiormente dalle sensazioni fisiche, gli introversi dal significato che danno alle cose. Ma la stessa cosa, per esempio una promozione sul lavoro, può eccitare sia il corpo sia la mente.

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